1. Al mare con mia figlia


    Data: 14/06/2022, Categorie: Erotici Racconti Racconti Erotici, Voyeur Autore: barbarabiba, Fonte: RaccontiMilu

    ... spiaggia era ancora tutta per noi se non per qualche ombrellone in lontananza. Verso l’una mangiammo qualcosina e poi ci sdraiammo al sole. Si, lo so che non ci si dovrebbe mettere al sole nelle ore più calde, ma la giornata era talmente bella e invitante.
    
    Credo di essermi assopita quando fui svegliata da un rumore che non riuscii a identificare. Sollevai lo sguardo che vidi un uomo che ci spiava. La spiaggia era lunga molti chilometri ma la larghezza nel punto in cui eravamo non superava i dieci metri circa. Oltre c’era una serie di piccole dune ricoperte di cespugli di macchia mediterranea. L’uomo era dietro il cespuglio più vicino a noi, cinque metri circa. Per quel che potevo vedere era un uomo tra i 50 e i 60 anni. Molto abbronzato, un habitué delle spiagge pensai. Sembrava piuttosto grosso come corporatura con anche una discreta pancia. Indossava uno slippino nero. Se si accorse che lo avevo visto, non lo diede a vedere. Rimase lì a guardare.
    
    “Dany?” dissi a bassa voce.
    
    “Uh?” fece lei. Probabilmente si era assopita anche lei.
    
    “C’è un uomo che ci spia”. Era sdraiata supina, mentre io mi ero addormentata pancia in giù. Si girò. “Dove?” chiese. “Dietro quel cespuglio” le dissi.
    
    “Visto. Un guardone!” disse ridendo.
    
    “Che facciamo?” dissi.
    
    “In che senso?”
    
    “Non lo so, andiamo via?”. “Ma no” replicò Dany. “Perché dovremmo?”
    
    “Mi mette a disagio. Rimettiamoci il top almeno” risposi.
    
    “A disagio per così poco? Dai mamma! Ci sta solo guardando.” disse ...
    ... Dany ridendo.
    
    “Da quando è che sei cosi spavalda? Non hai paura?”
    
    “Macché! Si vede che è innocuo. Gli piace solo guardare altrimenti si sarebbe già avvicinato” disse.
    
    “Non ne sono convinta…”
    
    “Dai, giriamoci a pancia in su, cosi vede le tette di entrambe” ride sogghignando.
    
    Rimasi senza parole, ma mi girai. Avevo tirato su un demonietto, pensai.
    
    “Starà guardando?”
    
    “Sicuro!” disse lei.
    
    “Che situazione imbarazzante” dissi.
    
    “Ma no, è divertente!” disse Dany. “E anche intrigante” aggiunse.
    
    “ Certo, come no!”. Replicai, mentre pensavo che da questo punto di vista non conoscevo mia figlia proprio per niente. Ma d’altronde quale genitore conosce tutto dei propri figli, pensai quasi a giustificarmi.
    
    “Non lo trovi intrigante?” mi chiese.
    
    “No, per niente. Semmai imbarazzante” risposi.
    
    “Uhmm” fece. “Allora cos’è che ti ha fatto inturgidire i capezzoli?” aggiunse.
    
    Abbassai lo sguardo e vidi i miei capezzoli diventati turgidi. Probabilmente la mia faccia stava prendendo fuoco dall’imbarazzo. “Dany!!! Ma che dici!”. Lei si mise a ridere di gusto.
    
    Guardai i suoi capezzoli e vidi che erano turgidi. “Anche i tuoi sono diventati turgidi” le dissi. “Oh sì, ma io almeno lo ammetto che trovo la situazione intrigante” replicò. Che porcellina, pensai, ma lo tenni per me.
    
    Rimanemmo in silenzio qualche minuto. “Che starà facendo?” le chiesi. “Secondo me sta ancora guardando. Resta così che mi giro”. La vidi girarsi pancia in giù ma sollevata sui gomiti. ...