1. La bella bolognese conosciuta in albergo d’estate – seconda parte


    Data: 20/05/2022, Categorie: Prime Esperienze Autore: mspada, Fonte: Annunci69

    ... inesperienza, ma con tanto piacere reciproco: io che finalmente avevo una vera figa da assaggiare ed esplorare, lei che godeva della mia lingua seppure inesperta. Lo capivo perché mugolava. Era abbandonata all’indietro sullo schienale del divano, con le mani mi premeva sulla testa e muoveva il bacino cercando di farmi restare con la lingua sul clitoride, come compresi in seguito perché allora non capivo proprio niente, leccavo, succhiavo, aspiravo a bocca aperta e basta!
    
    Dopo un po’ Sonia mi fece rialzare e stendere di schiena sul divano, mi aiutò a togliermi i pantaloni e le mutande, mi prese il cazzo durissimo in mano e se lo portò subito alla bocca. Non posso dire che quello era il più bel bocchino mai avuto da una donna fino a quel momento, non ne avevo avuti altri prima! So solo che mi sembrò di svenire dal piacere di sentire quella bocca calda che mi avvolgeva dentro, e poi la lingua che guizzava sulla cappella l’asta e perfino le palle. Ero in paradiso, e mi sarei sicuramente sciolto dentro quella bocca adorata se lei non si fosse fermata. Sorpreso la guardai, si alzò sopra di me e scese con la figa sul mio cazzo duro come mai avevo constatato con le mie seghe. Si stava impalando da sola, mi stava scopando… Ovviamente andò su e giù poche volte, la spinta dalle palle e la mia tensione mi fecero venire quasi subito, con getti quasi dolorosi per quando erano potenti.
    
    Solo dopo, con l’esperienza, capii che lei non era venuta, o meglio non era venuta per la breve ...
    ... scopata, ma forse le era successo un poco prima perché, ripensando a tutta la cosa, ricordai che ad un certo punto la sua figa aveva un sapore più acido di quando avevo iniziato a leccargliela.
    
    Rimasi come tramortito per un po’ di tempo, lei mi accarezzava dolcemente. Poi, dandomi un nuovo bacio lingua in bocca, vestendosi in fretta mi disse “Su dai, da bravo vestiti e vai via. Mia suocera potrebbe arrivare da un momento all’altro”. Io non potei fare altro che ubbidire, avrei voluto rimanere sempre con lei, riprendere a baciarle il corpo meraviglioso, rifarmi fare il bocchino, riannegare nel suo sesso… Invece dovetti andarmene, con un dolce bacio che sperai fosse di ringraziamento prima di aprire la porta, con un congedo sbrigativo e un perentorio “Non farlo più, capito?” ordinato sul pianerottolo, cosa che un po’ mi deluse.
    
    In treno, al ritorno, ripensai che m’aveva come buttato fuori di casa bruscamente, che non avevo avuto neppure il tempo di dirle che era stata la giornata più bella della mia vita, di implorarle di rivederla ancora… Ero giovane ma non scemo, al ritorno in stazione con calma riavvolsi il nastro di tutta la cosa e mi dissi che non avrei potuto avere altro da lei, che anzi era tanto quello che avevo avuto. Col cazzo in tiro per tutto il viaggio gongolavo di orgoglio e mi dicevo “Ma che cosa meravigliosa! Dio che scopata che mi sono fatta con la donna più bella del mondo!” e, da bravo maschietto stronzetto come allora eravamo un po’ tutti a quella età, ...