1. La vacanza di lavoro


    Data: 14/05/2022, Categorie: Voyeur Autore: Culetta Piedina, Fonte: EroticiRacconti

    ... anche stamattina… perché avrei dovuto vestirmi?”
    
    Mentre lo diceva, il mio cazzo raggiungeva un’erezione spaventosa e in un secondo mi tornarono alla memoria tutte quelle fantasie oscene che Ale mi diceva durante i nostri focosi amplessi… Tutte quelle volte in cui mi confessava che le sarebbe piaciuto trovarsi in una situazione in cui poteva gestire ben due cazzi.
    
    Ed eccola la situazione… Servita su un piatto d’argento.
    
    Si sedette in mezzo a noi, si tolse le scarpe, appoggiò la testa e il busto (con le tette di piccola taglia ma molto intriganti in bella mostra) e appoggiò i piedi dalle unghie smaltate, sul grembo di Lucas.
    
    “Fai con comodo” disse, e si girò verso me, baciandomi in maniera molto focosa.
    
    Lucas era visibilmente eccitato, le sue mani massaggiavano i piedi di Alexandra, sudava e si poteva notare una bella erezione da sotto i pantaloni.
    
    Ale si sistemò meglio senza togliere i piedi dal grembo di Lucas e con la mano destra cominciò a sbottonare i miei jeans.
    
    “Siamo eccitati vedo… Sei un porseo…” disse in dialetto veneziano… porseo vuol dire porcello in veneto.
    
    Alexandra era di origine veneta, di Venezia, e di tanto in tanto si divertiva a dire le parole in veneziano proprio come le protagoniste dei film di Tinto Brass.
    
    La sua mano destra mi toccava piano, la mano sinistra invece la passava dolcemente sulla sua meravigliosa e ben depilata passerina. Si toccava. Era eccitata. Mugolava come una gattina in calore.
    
    Lucas chiese il permesso ...
    ... di poter cominciare a leccarle i piedi e Ale annuì, sempre più eccitata.
    
    Lucas leccava e succhiava ogni dito dei suoi splendidi piedini, accrescendo l’eccitazione di tutti quanti, io ero sul punto di venire copiosamente ma con sorpresa, Alexandra era più avanti di me e ansimando raggiunse masturbandosi un intenso orgasmo… Io esplosi nella sua mano ansimando come mai mi era capitato.
    
    Ale mi baciò intensamente dimenticandosi per un attimo della presenza di Lucas, mi tolse la maglietta sporca di sperma, la buttò in terra poi si leccò la mano bagnata dai fiotti del mio piacere, senza dimenticare di leccare bene via lo sperma che era rimasto sul mio cazzo ancora semi duro.
    
    Questo mi provocò ulteriori brividi di piacere.
    
    Lucas era ancora lì, con i piedi di Ale in bocca, lei lo guardò e sorridendo disse: “Oh povero piccolo, chissà che erezione hai”.
    
    Si alzò di scatto, si accovacciò in ginocchio sul divanetto (mostrandomi tutto il suo culetto e i piedi) e tocco la patta di Lucas.
    
    “Oh, senti qui!! “esclamò
    
    “è durissimo!!!” e mentre lo diceva, lo tirava fuori dai pantaloni.
    
    Lucas era pietrificato. Non si muoveva, non parlava, aveva persino la bocca aperta.
    
    Alexandra lo guardò e disse: “Ora mettiti comodo” spingendolo giù di schiena sul divano “…Non sarà facile per te dimenticare questo pompino!”.
    
    Si accomodò a pecorina, lasciandomi vedere uno spettacolo che non dimenticherò mail: il suo culo aperto, con il buchetto appena schiuso e la passerina rosa e ...
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