La conquista - daddy e boy - Racconti Erotici

La conquista - daddy e boy

... se ho capito bene. Quando dici che vi stavate toccando, non significa che vi stavate facendo una segna.

- No, ci toccavamo, io gli sfioravo con le dita la pelle liscia del cazzo e lui con l’indice mi toccava il buchino umido, da cui i miei umori avevano cominciato ad uscire. Così gli ho detto che, toccandomi il prepuzio anche col pollice, poteva farlo lui, che la cappella stava già per uscire. Lui l’ha fatto scivolare giù e la cappella si è scoperta.

- Bellissimo questo toccarvi appena.

- Scoprendomi tutta la cappella il cazzo mi si è indurito in modo tremendo

- Ti batteva il cuore?

- Cavoli che sì.

- Poi

- Mi toccava la cappella dal sotto fino a sopra

- Tu continuavi a non toccarlo.

- Esatto, io non l’ho toccato più, lasciavo fare tutto a lui.

- Bellissimo. Come è eccitante e dolce.

- A un certo punto gli ho detto di fermarsi.

- Fermarsi!

- Sì, ma ormai era troppo tardi. Mi è partito prima uno spruzzo. Poi mi è salito un orgasmo fortissimo e ho continuato a sborrare.

Lui era rimasto incantato a guardare il mio sborro schizzare e poi continuare a uscire. La sua mano era ferma, lo sperma gli colava sulle dita e il mio cazzo piano, piano si afflosciava. Solo allora abbiamo alzato lo sguardo e ci siamo guardati negli occhi.

Pausa

- Fermiamoci anche noi, Boy. Riprendiamo un’altra volta.

- Ok Daddy. Alla prossima