1. La vicina si fa una pennichella


    Data: 25/04/2022, Categorie: Feticismo Autore: Heroindio, Fonte: EroticiRacconti

    ... bicchieri in cucina.
    
    Le ho detto che però adesso toccava a me versare il Whisky e servirlo e che nel frattempo lei poteva andare a mettere le tazzine del caffè nel lavandino della cucina.
    
    Quando è tornata in cucina, ho tolto fuori dal tascone la boccettina e l'ho svuotata nel bicchiere che avevo preparato per lei. È tornata in soggiorno e abbiamo brindato.
    
    Dopo alcuni minuti mi ha detto che non si sentiva bene e che aveva sonno.
    
    -Si vede che il Whisky non lo reggi, Cara-
    
    -È strano. Di solito un bicchierino non mi abbiocca-
    
    -Magari oggi sei stanca-
    
    -È probabile-
    
    -Dai, Naty, fatti una pennichella e ti passerà-
    
    Mi sono alzato e l'ho salutata:
    
    -a presto-
    
    -Ciao,Vì- mi ha risposto alzando le sopracciglia e toccandosi gli occhi.
    
    Sono tornato a casa e sono rimasto in attesa per 20/25 minuti.
    
    Poi sono tornato al piano di sopra ed ho aperto adagio la porta con la copia della chiave dopo essermi assicurato che nessuno mi avesse visto.
    
    Nasolungo non era in soggiorno né in cucina. Mi sono diretto verso la camera da letto e dal corridoio l'ho intravista attraverso la porta socchiusa: era distesa a letto di lato e dormiva vestita con le scarpe. Nella stanza c’era penombra perché la tapparella era abbassata per tre quarti. Mi sono avvicinato al letto.
    
    L’ho distesa e le ho sollevato il braccio di una decina di centimetri e poi l'ho lasciato cadere. Sembrava morta. Respirava con la bocca e pareva che avesse l'affanno. Mi sono chinato ad ...
    ... annusarle l'alito e le labbra. Mi si è indurito il cazzo. Ho tirato fuori tre fazzoletti di carta e li ho poggiati sul letto uno sopra l’altro.
    
    Le ho abbassato i pantaloni e le mutandine. Poi le ho sbottonato la camicetta e le ho spostato il reggiseno in alto.
    
    Le ho sollevato una tetta e le ho leccato sotto, dove la pelle era sudata. Poi le ho ciucciato il capezzolo.
    
    -nnnbbraannnnnmmm…- Ha detto.
    
    Dopo ha chiuso la bocca e ha cominciato a russare.
    
    Ho alzato le gambe assieme ai pantaloni e alle mutandine e mi sono piegato ad annusarle la fica.
    
    Ho leccato per un po’, gliela ho insalivata e poi me lo sono tolto di fuori e gliel'ho ficcato.
    
    Alla prima spinta, ha buttato fuori un russo e una lamentela secca, poi si è stabilizzata. Emetteva mugolii: a ogni botterella alzava un po’ il tono del lamento.
    
    Non ho potuto abbassarmi a baciarla al collo e sul seno perché avrei dovuto prima sfilarle scarpe, pantaloni e mutande e temevo di svegliarla.
    
    Però, dopo tre/quattro minuti di scopata, ho smesso e gliel'ho appoggiato sulle labbra. Stavo per venirle in faccia ma sono riuscito a prendere in tempo i fazzoletti di carta che avevo che avevo preparato sul letto. Così ho sborrato senza sporcare.
    
    Ho preso la bustina del freezer dalla tasca e ho messo i tovagliolini dentro.
    
    L'ho guardata per un po', sembrava ridesse sotto i baffi. Mi sono chiesto che cazzo stesse sognando.
    
    Le ho rimesso a posto le mutande e i pantaloni, ho riabbassato il reggiseno e abbottonato la ...