1. La figlia della mia compagna


    Data: 05/06/2018, Categorie: Etero Autore: suve, Fonte: RaccontiMilu

    ... qualcuno &egrave anche rimasto in macchina di Arianna, non ce la facevo a portarli tutti β€˜
    
    Si buttò sul divano di fianco a me stampandomi un bacio sulla guancia e poi appoggiandomi la testa sulla spalla.
    
    – Sono distrutta, distrutta ma felice. Che stavi guardando? β€˜
    
    – Nulla di particolare, e nemmeno divertente visto che mi sono addormentato senza accorgermene. Ok piccola, andiamo a dormire, soprattutto tu ne hai bisogno β€˜
    
    – Aspetta, fammi stare un minuto qui con te β€˜
    
    Rinunciai a alzarmi e rimasi fermo, lei appoggiata a me, le gambe ripiegate sotto.
    
    – La mamma dorme? β€˜
    
    – Sì, non &egrave abituata a bere, &egrave crollata appena rientrati β€˜
    
    Seguì un minuto di silenzio. La sentivo respirare e, ogni tanto, emettere un sospiro lieve, sulla tv passavano immagini a cui non badavo sentendo solo il calore di quel corpo appoggiato al mio.
    
    Le chiesi della festa e lei, eccitata, mi raccontò, confessandomi di aver bevuto pur senza eccedere troppo. Poi iniziarono i cinque minuti più tesi della mia vita:
    
    – Flavio”. Tu pensi che io sia bella? Che posso piacere agli uomini? β€˜
    
    – Certo tesoro, sei una bellissima ragazza e farai girare tante teste e battere infiniti cuori β€˜
    
    – E se quello che interessa a me nemmeno mi guarda? β€˜
    
    – Difficile non interessarsi a te. Sei sicura che non abbia magari”. altri gusti? β€˜
    
    – No β€˜
    
    Emise un profondo sospiro.
    
    – No, sono sicura che sia etero, eppure non mi ha mai guardata in un certo modo. Sì, in alcune occasioni ...
    ... ho constatato direttamente che era eccitato da me, se capisci cosa intendo, ma ”. non ha mai fatto nulla per farmi capire che gli piacevo. Anzi, mi evita quando cerco di provocarlo β€˜
    
    Stavo cominciando a capire dove volesse andare a parare e mi preoccupai. Intanto lei continuava a parlare tra se e se:
    
    – Non lo capisco, ho fatto di tutto, forse dovrei essere più β€˜sfacciata’ β€˜
    
    Provai a tirarmi su dal divano senza riuscirci, lei era aggrappata al mio braccio.
    
    – Sai Flavio, ho ricevuto tanti regali oggi, tutti bellissimi, ma non ho ancora avuto quello che volevo veramente, l’unico che desiderassi β€˜
    
    Il cambio repentino di argomento mi mise sulla strada sbagliata. Credendo parlasse di cose materiali le risposi, grato della digressione:
    
    – Se &egrave qualcosa che posso fare chiedi senza indugio Deb, lo sai che voglio vederti felice β€˜
    
    Sospirò ancora prima di girarsi e guardarmi negli occhi, il volto vicino al mio.
    
    – Solo tu puoi Flavio, il regalo che voglio sei tu β€˜
    
    Sobbalzai sul divano cercando inutilmente di scostarmi.
    
    – Ma che dici Debora? Io”.. β€˜
    
    – NO! Ascoltami Flavio, sono anni che sono innamorata di te, che sogno di sentire le tue mani sul mio corpo, e tu niente, nemmeno una volta mi hai fatto sperare che potesse avverarsi. Eppure tu mi desideri, lo so, lo sento β€˜
    
    Era vero, la desideravo, e non potevo negarlo perché la sua mano si era posata tra le mie gambe, stringeva e massaggiava il mio uccello che, reagendo, stava tirando su il capo.
    
    – ...