1. Prigioniero nel bordello capitolo 6


    Data: 14/04/2022, Categorie: Trans Autore: Strapps, Fonte: Annunci69

    ... riterrò necessario. Iniziamo. Tu prepara qualcosa da mangiare – dice a me – tu apparecchia, tu continua a baciarmi i piedi e tu vai a preparare la vasca per il bagno.”
    
    Mi misi a pensare cosa fare: la cucina era fornitissima, ma le mie esperienze come cuoco si limitavano agli ultimi mesi del riformatorio quando ero stato mandato nelle cucine. Improvvisai una pasta con pomodori, capperi e pancetta. La Boss stava consultando il cellulare mentre uno slave le leccava i piedi e gli altri erano a fare qualcosa. Servii il piatto alla Padrona nervoso. C'era una candela accesa, dei piatti eleganti e una rosa sull'ampio tavolo della cucina, lo slave che aveva apparecchiato si era preso persino una carezza sul volto con i complimenti. Verso il vino nel calice con le mani tremanti. “Stai attento! Stupido!” mi dice, quindi mi strappa il bicchiere dalle mani, mi rifila una sberla e beve tutto il contenuto. Prende la forchetta, tremo di paura. Porta il boccone alla bocca carnosa e rossa e ingoia il tutto. Mastica piano, chiude gli occhi, butta giù.
    
    “Mmmm...non è affatto male, bravo, mi piace, semplice ma buona...” mi accarezza il volto e poi mi molla uno schiaffo fortissimo: “Cosa fai? Vai a pulire e lasciami mangiare in pace!” “Sì, Signora!”
    
    andai a ripulire tutto contento: la mia paste le piaceva, mi aveva sì mollato due schiaffi, ma anche una carezza e stare in quel posto era meglio che la stanzetta da baldracca da Mammie. Mentre mangiava e beveva la Boss si lasciava baciare i ...
    ... piedi da due schiavi e aveva ordinato al terzo di ballare davanti a lei a ritmo di hip-hop. Lo slave era impacciata, non sapeva come muoversi e si limitava a mostrare il culo e il plug infilato dentro. La Boss rideva e mangiava allegra. Ordina allo slave di ballare meglio di darsi da fare, ma quello non combina niente di buono. “Fai schifo come ballerino! Tu! - urla a me – vieni qua!” la raggiungo e mi inchino davanti a lei.
    
    “Balla pure tu...ballate assieme...avanti..così...muovete quei culi bianchi!” noi due ci davamo da fare alla meglio ma era difficile farlo, con il plug nel culo, il collare e la catena che ci ballava addosso.
    
    “Oh, che merdata...fate schifo, troie! Ma sono sicura che alla fine imparerete!”
    
    Ordina a uno di quelli che le baciano i piedi di andare a prendere un frustino. Quando lo ha in mano ci colpisce senza eccessiva forza sulle gambe sul culo. Noi continuiamo a ballare come ha ordinato. Anche il terzo slave si unisce al ballo e siamo in tre, nudi, il plug nei rispettivi culi, che ondeggiamo come scemi di fronte a lei. Intanto lei mangia o beve o ci colpisce col frustino.
    
    Quando termina mi ordina di ripulire e servirle ancora vino. “Bravo cuoco, però...” dice e mi accarezza ancora la faccia, la sua mano piena di anelli e profumatissima, nera con le unghie rosse mi accarezza e ciò mi manda in estasi. Quando mi lascia vado a pulire i piatti mentre lei si alza, afferra le catene dei tre e li trascina carponi in camera. “Vieni anche tu quando hai ...