1. Tangibilmente fiammante


    Data: 30/05/2018, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... miei tentativi di modificare il corso della conversazione, proprio in quella congiuntura io là azzardai rischiando di giocarmi tutto:
    
    “Certo che sì, Griffith è il caposcuola del cinema americano. Io lo adoro, in quanto è come se fosse mio padre”.
    
    Sopportai comunque un’ampia e larga analisi sulla sua meravigliosa intuizione, la sua costruzione delle fondamenta del linguaggio cinematografico, capace con lui di discostarsi dall’eccessiva teatralità di cui soffriva il cinema, facendo così davvero nascere la settima arte, ingegnosità e stile di cui intuì e mise in pratica tutti gli elementi essenziali, il montaggio delle singole immagini, il primo piano, il piano americano, il montaggio alternato, la dissolvenza e la scena retrospettiva, l’uso di più cineprese in contemporanea, il movimento delle stesse per seguire l’azione e non ultima una complessa ricerca sulla luce. In quel frangente lei ribatté prontamente annunciandomi in modo giubilante:
    
    “Senti qua, io ne ho una copia nuova masterizzata in DVD. Sai, ho provato a convincere i soliti amici a vederlo, ma quando parlo loro d’un film muto da quindici bobine che dura più di duecento minuti, rifiutano sempre”.
    
    Cazzo, quindici bobine, duecento minuti di film muto, sono quasi tre ore e mezza. Parte di me fu orribilmente tentata dallo spegnimento immediato del PC, però l’immagine di quella foto stampata nella mente e i lussuriosi pensieri che annebbiavano il resto ingabbiandomi, fermarono lestamente il lato logico e ...
    ... ragionevole, perciò riproposi incalzando:
    
    “Dev’essere senz’altro bellissimo, perché soltanto chi sa realmente apprezzare e stimare l’arte cinematografica, può comprenderlo e contemplarlo pienamente. Io lo vedrei assieme a te con enorme piacere” – le scrissi, vergognandomi profondamente di me stesso, alterando la verità e non avendo soggezione alcuna.
    
    Fu così, che rimediai inaspettatamente e incredibilmente un invito a casa sua per la domenica successiva dopo pranzo, per una splendida a suo dire memorabile giornata di proiezioni. Il tempo passato prima a studiare le opinioni e la trama del film per non risultare poi troppo impreparato, furono sennonché una pena da girone dantesco, perché più volte fui agguantato dalla tentazione di simulare una qualche malattia a caso, tuttavia ambizione, desiderio e lussuria ebbero prontamente ancora una volta la meglio, aiutati anche da alcune nuove foto inserite da Dora che stuzzicarono oltremodo i miei più degenerati e turpi pensieri, fin tanto che sopraggiunse finalmente la domenica. In quella circostanza mi presentai a casa sua in perfetto orario, con una confezione di biscottini secchi assortiti e con un’ottima bottiglia di Passito di Pantelleria, perfetto per rilassare la mente e allentare i freni inibitori. Rischiai però di frantumare la bottiglia lasciandola cadere nell’istante in cui Dora m’aprì la porta, perché era indiscutibilmente bellissima, giacché indossava una maglietta bianca attillata senza reggiseno, mentre i suoi ...
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