1. Via del guasto


    Data: 24/02/2022, Categorie: Feticismo Autore: GM Aminta, Fonte: EroticiRacconti

    ... "In questi giorni sto camminando troppo", mi lamentai. Lui fece una cosa inaspettata: si sedette a terra vicino alle mie gambe e guardò per un po' la stampante. "Posso farti un massaggio, se vuoi". Eccoci. Il classico feticista. Quasi mi veniva da ridere ripensando alla ragazza in aula: io pensavo le stesse guardando la scollatura, ma probabilmente era preso dai piedini bianchi infilati in un paio di ballerine nere che lasciava pensolare e dondolare ritmicamente.
    
    L'offerta però mi allettava, se si fosse trattato solo di un massaggio perché no, quindi, sorprendendomi, accettai. Il tizio mi prese una gamba e, partendo dal polpaccio, mi massaggiò dolcemente scendendo verso le caviglie. Lì, con delicatezza, mi tolse la scarpa e si appoggiò il piede sulla gamba per poi fare lo stesso procedimendo con l'altra. Lì si fermò un attimo, poi prese il mio piede destro in mano e accarezzò prima il dorso poi la pianta con un dito, passandolo poi sulle dita. Poi con i pollici iniziò un movimento rotatorio sulla pianta davvero rilassante. Chiusi gli occhi mentre faceva lo stesso con l'altro piede, intanto sentii che mi sfilava i calzini. Quando riaprii gli occhi vidi che si era portato i miei alluci a pochi millimetri dal naso e piano annusava lo spazio tra le dita. Io ero ormai quasi in trance ...
    ... per il massaggio e quando mi chiese debolmente "posso?" semplicemente annuii. Allora infilò la faccia sotto alle dita che io gli chiusi attorno al naso, piano per non fargli male, poi lui con un movimento sciolto aprì la bocca e iniziò a passare la lingua prima sui talloni e sulle piante e poi tra le dita dei piedi. Si dedicò allora al piede sinistro, leccando dalla caviglia alla pianta con lunghi movimenti e poi con leccate più brevi e morbide tra le dita, che poi iniziò a succhiare, prima una ad una e poi insieme, fino ad infilarsi il mio intero piede in bocca. Nel frattempo con il destro tastai tra le sue gambe. Ce l'aveva durissimo e con una mano lo tirò fuori. Glielo massaggiai con il piede, prima con il destro e poi, quando finì di leccare il sinistro, anche con quello. Venì presto tra le mie piante, ricoprendomi di sperma che poi leccò e ripulì del tutto.
    
    Con un movimento rapido decisi che era ora del mio di fetish. Ribaltai l'uomo con facilità, visto quanto era molle e rilassato dopo l'orgasmo, e, steso prono al pavimento, gli tirai velocemente giù le mutande. Poi con un gesto fluido gli allargai le natiche, leccai nel mezzo e, prima che potesse fare alcunché, gli infilai una penna nell'ano e mi avvicinai al suo orecchio sussurrando: "domani voglio trovarla ancora lì dentro". 
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