1. Via del guasto


    Data: 24/02/2022, Categorie: Feticismo Autore: GM Aminta, Fonte: EroticiRacconti

    Sveglia, doccia, colazione, lezione. Le mie mattine rigorosamente le une uguali alle altre si susseguivano anonime da due settimane. A metà ottobre decisi di darmi una svegliata: era la mia terza settimana da studentessa di lettere a Padova e non avevo ancora comprato un libro, anzi, era già tanto che frequentassi, anche se sempre mezza addormentata. Non avevo fatto ancora amicizie e sicuramente le mascherine e la distanza di sicurezza non aiutavano, ma avevo bisogno di qualcuno che mi indicasse la strada per la copisteria per farmi stampare alcuni volumi.
    
    Qualche fila sotto di me, a lezione, notai uno studente che aveva delle fotocopie di Nietzsche. Doveva essere uno di quelli che a cinquant'anni si svegliano e decidono di dare una svolta alla loro vita lanciandosi in un percorso di studi casuale. Probabilmente si sentiva fuori posto e non gli sarebbe dispiaciuto darmi una mano.
    
    Durante la lezione mi capitò di lanciargli qualche occhiata ed iniziai a notare che qualcosa non andava. Non prendeva mai appunti ma si guardava continuamente intorno, seminascosto dalle fotocopie rilegate tenute a pochi centimetri dal viso. Per cinque minuti buoni fissò una ragazza in fondo all'aula a sinistra. Era decisamente una tipa affascinante e consapevole della propria bellezza. Stava seduta in una posizione sinuosa, le gambe accavallate e una mano che di tanto in tanto (ed era quello che all'uomo piaceva tanto guardare) si intrufolava nella scollatura per sistemarsi una spallina del ...
    ... reggiseno, per poi accarezzarsi il petto con fare noncurante.
    
    Insomma, non mi sorprese che il tipo la fissasse, anche se mi balenò in mente l'idea che forse la sua voglia di riprendere gli studi c'entrasse in qualche modo con la sua passione per i corpi femminili. Ciò non mi fermò a fine lezione dall'avvicinarlo.
    
    "Scusa, tu studi qua?", gli chiesi.
    
    "Ciao" mi guardò lui, stupito dal fatto che qualcuno l'avesse avvicinato. I suoi occhi guizzarono velocemente verso la mia scollatura, poi dardeggiarono approssimativamente i fianchi e tornarono quindi a guardarmi negli occhi, certi che non avessi notato niente. "Sì, certo, mi avrai visto a lezione". Sorrisi "Sì, era una scusa per chiederti... ho visto che hai un libro fotocopiato, dove sono le copisterie?"
    
    "Ce n'è una qui dietro in via del guanto, sarà a cinquanta metri, se vuoi ti accompagno, tanto ho bisogno di ritirare un libro di cui non avevano il pdf ieri"
    
    Ripensai alla strana sensazione che mi aveva dato. In cinquanta metri però non avrebbe potuto farmi niente, soprattutto con decine di studenti che si muovevano in tutte le direzioni da quelle parti: tra l'altro sembrava uno a cui piaceva più che altro guardare
    
    Uscimmo insieme, notai che lui volle a tutti i costi starmi dietro, per guardare chissà cosa. Presto raggiungemmo via del guanto, dove una ragazza prese le nostre richieste e ci lasciò andare nella sala dietro, dove le stampanti lavoravano a tutto ritmo. Lì mi sedetti su una sedia e allungai le gambe. ...
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