1. Un regalo a mia moglie


    Data: 22/02/2022, Categorie: Tradimenti Autore: AM2020, Fonte: EroticiRacconti

    Quella sera, eravamo a cena a casa di Laura e Thomas, una coppia che frequentavamo da anni.
    
    Thomas era un mio vecchio amico; avevamo passato molto tempo insieme in gioventù, ma ci eravamo allontanati dopo il suo matrimonio perché Laura non stava particolarmente simpatica né a me, né a Venus.
    
    Thomas era decisamente un bel ragazzo, alto e atletico e soprattutto era una persona molto dolce che piaceva molto alle donne.
    
    Venus mi aveva espresso più volte il suo gradimento per l’uomo e io avevo sempre finto di non capire, fino a quando, poche settimane prima della cena, mi chiese chiaramente se a me avrebbe dato fastidio se lei si fosse concessa al mio amico.
    
    Eravamo una coppia aperta; Venus mi aveva aiutato a conoscere intimamente la maggior parte delle sue amiche e si era concessa alla maggior parte dei miei amici; quindi la mia risposta era scontata.
    
    “Perché? –chiesi- se dicessi che non voglio cambierebbe qualcosa?”
    
    “No… -rispose ridacchiando- ma sai che so essere grata!”
    
    Dicendo questo si abbassò, mi slacciò la cerniera dei pantaloni e incominciò a baciarmelo. Quando fui completamente eccitato le dissi:
    
    “Sei brava, ma un “Thomas” vale di più di un pompino!”
    
    La feci alzare e la spinsi ad alzarsi e a piegarsi sul tavolo della cucina; le sollevai la gonna, le sfilai il perizoma e non resistetti alla tentazione di inginocchiarmi ad assaporare la sua vagina. Quando la sentii ben eccitata, per renderle chiara la prestazione che mi aspettavo, feci scivolare ...
    ... la lingua verso l’alto e la feci ruotare attorno alla sua parte più intima, molto lentamente, avvicinandomi a spirale fino al centro. Quando la lingua si infilò nell’ano gemette di piacere e si rilassò.
    
    Mi alzai e presi la bottiglietta dell’olio ne sgocciolai un poco tra le natiche; lei gemette di nuove e io guardai le gocce scendere lentamente fino all’ano; poi con un dito aiutai l’olio a entrarle in profondità; prima le infilai un dito e la trovai molto contratta, poi quando la sentii più rilassata le infilai anche un secondo dito.
    
    Ora era rilassata e pronta ad accogliermi; mi unsi l’uccello e incominciai a penetrarla. Le infilai la cappella, poi mi fermai un minuto ad ascoltare i suoi lamenti sommessi e lasciarle il tempo di abituarsi.
    
    Quando, i gemiti diminuirono glielo infilai fino in fondo; la sua espressione era un misto di piacere e dolore; con la mano incominciai ad accarezzarle il clitoride e le infilai due dita nella vagina.
    
    “Oddio! Mi stai aprendo tutta! Ma sei un porco!!”
    
    “E tu una troia, per questo mi ami!”
    
    “Sii, scopami…”
    
    La sentii godere, arrivò all’orgasmo qualche secondo prima di me, poi mi accasciai sulla sua schiena e mi svuotai nel suo intestino.
    
    Quella sera, me l’ero goduta, ma le avevo anche implicitamente concesso di scoparsi il mio amico.
    
    A cena, io e Thomas ci sedemmo di fianco l’uno all’altro, mentre sua moglie era seduta di fronte a me e Venus di fronte a Thomas. Il mio compito era quello di aiutare Venus ad appartarsi da ...
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