1. L’amore con mia suocera


    Data: 21/02/2022, Categorie: Tradimenti Autore: Robocock, Fonte: EroticiRacconti

    ... semplice vestitino.
    
    - Puoi spalmarmi un pó di crema sulla schiena? -
    
    - Certo Moni -
    
    Mi sedetti sul letto appoggiandomi allo schienale. Monica si posizionó in mezzo alle mie gambe. L’odore di lavanda emanato da quella crema aveva riempito la stanza. Ne presi un pó, Monica si abbassó le spalline del vestito tenendolo di lato per non farlo cadere e io presi a massaggiarle la schiena.
    
    Inutile nascondere che il mio cazzo fosse già eretto.
    
    Mi avvicinai al suo orecchio.
    
    - Moni.. ti voglio - le dissi piano.
    
    Si voltó verso di me, afferró la mia nuca e ci baciammo. Il suo vestito scivoló lentamente scoprendo il suo bel seno. Portai le mani su di esso e iniziai a massaggiarlo, senza smettere di limonare con lei.
    
    La mia mano scivoló presto in basso, verso il suo sesso. Entrai dentro le mutandine, passai sopra il suo pelo fino a raggiungere le labbra della sua passera: calde e umide.
    
    - Oddio tesoro - esclamó lei ansimando.
    
    Non avevo mai fatto niente del genere con una donna della sua età e sentirla così bagnata, desiderosa, mi fece eccitare da morire. Le piaceva essere toccata e le piaceva la mia mano, la sua testa era poggiata sulla mia spalla e dalla sua bocca uscivano gemiti di piacere.
    
    Sentirla godere così mi gasó molto. Si sdraió, iniziai a baciarle l’interno coscia e man mano che mi avvicinavo sentivo l’odore della sua passera. Sapeva di pulito, ma era intenso, molto più intenso di quello di sua figlia. Le sfilai le mutande e portai la lingua sul ...
    ... suo sesso. La leccai avidamente facendole provare sensazioni ormai sopite.
    
    - Tesoro sto venendo, sto venendo -
    
    Il suo bacino si contorceva e quando con le cosce mi strinse la testa capii che aveva raggiunto l’orgasmo. Wow, che goduria anche per me.
    
    Dopo esser rimasta sdraiata ansimante in estasi per un paio di minuti, con la mano cercó il mio cazzo e mi tolse gli slip.
    
    Lo segó un pochino e quando si accorse che era al massimo della durezza venne sopra di me. Lo afferró e lo puntó sulla sua passera. Quando la cappella fu a contatto con le labbra sentii il suo calore e lei mi fissó negli occhi.
    
    - Facciamo l’amore tesoro - disse.
    
    Fui presto dentro di lei. Inizió a cavalcarmi ad alto ritmo, era sempre più vogliosa e apprezzava quando le spingevo il cazzo fino in fondo, la faceva urlare.
    
    Da sdraiato la afferrai per i fianchi. Adesso dettavo io il ritmo. Un ritmo molto elevato.
    
    - Così mi fai morire - diceva presa dal godimento.
    
    Cambiai posizione, adesso lei era sotto di me. Continuavo a penetrarla con foga e la sua passera era fradicia. Lei, rossa in viso, urlava dal piacere e mi pregava di non fermarmi. Andai avanti un pó poi mi alzai.
    
    La feci rimanere sdraiata ed io, in piedi, ripresi a penetrarla nel più classico dei missionari.
    
    - Mamma mia quanto sei duro tesoro - esclamó, portandosi la mano sulla bocca per non urlare troppo.
    
    La tenevo stretta per le cosce e la sua pelle morbida mi faceva impazzire. Afferrai i suoi piedi poggiati sulle mie ...