IL Diario di una Zia
Data: 30/05/2018,
Categorie:
Erotici Racconti
Incesti
Sensazioni
Autore: GiovannaTaime, Fonte: RaccontiMilu
2 aprile
Ormai sono mesi che Carlo, mio nipote vive con me. Da quando i genitori si sono temporaneamente trasferiti all’estero, lui vive con me. La sua compagnia è piacevole e gli voglio molto bene, essendo il figlio di mia sorella. Ha chiesto ai genitori di rimanere in Italia per diplomarsi qui e io gli ho offerto un tetto sotto cui stare come una qualsiasi zia avrebbe fatto. Sono single da qualche anno quindi per me non ci sono stati problemi ad accoglierlo, ha riportato in casa un po’ di vita e di giovinezza che da molto tempo mi servivano, gli sono in qualche modo debitrice. Ciò nonostante, da un po’ Carlo si comporta in modo più strano. Se prima raramente lo beccavo a masturbarsi, ora la cosa si è intensificata notevolmente. Difficilmente si accorge di me, per fortuna. Molto spesso mi accorgo che si masturba in camera mia rovistando tra i miei indumenti intimi. La cosa è bizzarra ma sotto sotto mi piace che un ragazzo così giovane e di bell’aspetto si ecciti pensando a me che ormai ho 42 anni. Mi sembra strano che nessuna ragazza lo soddisfi, eppure è come ho già detto, proprio un bel ragazzo. Forse dovrei parlare con lui e dirgli che se si trovasse una ragazza, non ci sarebbero problemi a portarla in casa. So che mia sorella è un po’ bigotta per quanto riguarda questi argomenti, quindi suppongo che Carlo si vergogni a parlarmene.
15 aprile
Il momento imbarazzante che temevo è accaduto proprio oggi ma d’altronde era ...
... inevitabile. Credo si masturbi anche due volte al giorno, non ha mai tregua. La cosa da un lato mi diverte ma dall’altro rende il tutto molto complicato. Viviamo in un appartamento non molto grande, non incontrarsi è quasi impossibile e non sorprenderlo durante questi suoi atti lo è ancora di più soprattutto se va in camera mia per farlo. Proprio oggi infatti sono entrata in camera da letto per prendere il ferro da stiro ed è lì che l’ho trovato con i pantaloni calati, il cazzo in una mano e un paio delle mie mutandine nell’altra. Involontariamente ho urlato il suo nome come per rimproverarlo e lui si è ricomposto all’istante e mortificato dopo essersi scusato è tornato in camera sua da dove non è uscito fino all’ora di cena. Mi sento anche in colpa per avergli rovinato il momento, ma così è troppo, deve imparare a non farsi scoprire. Non voglio levargli il piacere di questo suo ‘gioco’, ma non può costringermi a non entrare nella mia camera da letto per paura di trovare mio nipote a masturbarsi furiosamente pensando a me, per quanto la cosa mi ecciti. Oggi è ancora molto scombussolato, gli parlerò domani anche per tranquillizzarlo, non vorrei fraintendesse e pensasse di avere qualcosa che non va o un qualche problema.
16 aprile
Questo pomeriggio, dopo pranzo ho introdotto l’argomento e siamo riusciti a parlarne. Era molto teso e imbarazzato, ma sono riuscita a metterlo a suo agio. Mi ha confessato questa sua ‘passione’ per le donne ...