1. Linda la nerd – Capitolo 4


    Data: 29/01/2022, Categorie: Erotici Racconti Racconti Erotici, Etero Autore: I racconti di William, Fonte: RaccontiMilu

    ... s’imbarazzò all’idea del liquido che fuoriusciva dalla sua passera. L’aveva sempre considerato come qualcosa di sporco, che imbrattava il letto quando si masturbava la sera. – Io…
    
    Tania rise nel vedere la reazione della ragazza. Allungò una mano verso l’inguine di Linda, la infilò tra le sue gambe e la bionda sussultò quando due dita la penetrarono, muovendosi dentro di lei un paio di volte, non con l’impeto di Tommaso, ma l’essere ditalinata da una ragazza la lasciò un attimo a disagio. Poi si ricordò che aveva limonata con la stessa ragazza per venti minuti, i loro seni a contatto stretto per tutto il tempo, e Linda si sentì una stupida.
    
    Le dita di Tania ricomparvero, luccicanti di liquido fino alle nocchie. La mora le contemplò per un attimo, le portò vicino al naso, ispirando con una smorfia di compiacimento, poi se le mise in bocca, estraendole lentamente.
    
    Linda la guardò disgustata, chiedendosi come potesse farlo, ed esserne soddisfatta. – Ma non ti fa schifo…
    
    Tania rise, il grosso seno che sobbalzava con un movimento che aveva qualcosa di ipnotico per Linda. – Se bevo la sborra di Tommaso, perché dovrei farmi problemi con la tua rugiada? – rispose la ragazza, con un occhiolino. – E, a proposito, forse dovresti farmi vedere come spompini, Linda.
    
    La ragazza si sentì improvvisamente a disagio, imbarazzata per essere nuda in mezzo a loro due. Guardò Tania che ricambiava lo sguardo soddisfatta, poi passò a Tommaso, il quale aveva iniziato a spogliarsi in ...
    ... quel momento.
    
    – Io non l’ho mai fatto… – disse Linda, incassando istintivamente la testa nelle spalle.
    
    – Oh, non preoccuparti. – l’assicurò Tommaso, togliendosi la maglietta. Mostrava un accenno di muscoli sull’addome, con le spalle larghe e ben sviluppate. La ragazza lo trovò incredibilmente erotico: l’immagine di lei che lo cavalcava, le sue mani che stringevano le spalle, godendo più per il contatto per quelle che per l’atto sessuale, le attraversò la mente per un’istante. Sentì dalla sua passera sgorgare all’improvviso un sorso di quel liquido che aveva riscosso tutto quel successo.
    
    Linda sospirò. – D’accordo. C’è sempre una prima volta. – commentò, abbassando lo sguardo, ma lo alzò quando il ragazzo, calati i jeans, si tolse le mutande deformate da quanto era accaduto nell’ultima ora e mezza. E, sperò la ragazza, anche dal desiderio di farsela.
    
    – Dai, sdraiati. – le ordinò Tania. Lui si sedette sul letto e poi si mise in posizione supina, guardando le due ragazze.
    
    Linda era conscia fosse un comportamento maleducato, ma non riusciva a smettere di fissare l’uccello di Tommaso, in tiro, perfettamente dritto e diretto verso l’alto come uno di quegli obelischi eretti in Egitto. Avrebbe dovuto esserne intimorita, disgustata, ma, diavolo, non poteva fare a meno di desiderarlo dentro di sé. Quanto voleva sentirlo muoversi nella sua passera, riempiendola… Si sarebbe gettata su quel pezzo di carne come se ne fosse andata della sua stessa vita.
    
    La ragazza venne ...
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