1. Vertigo, un incubo vissuto due volte – Terza Parte


    Data: 27/01/2022, Categorie: Cuckold Tradimenti Voyeur Autore: Bateman80, Fonte: RaccontiMilu

    Furono il rombo acuto di una sgasata di scooter e qualche schiamazzo a svegliarmi… Probabilmente ragazzini del quartiere, di ritorno dalla discoteca..
    
    Tenni chiusi gli occhi per alcuni secondi, e ancora prima di riaprirli, sentii martellarmi in testa una terribile fitta alle tempie. Ero immerso nel buio della stanza, illuminata soltanto dalla luce gialla del lampione lungo la strada. A fatica, misi a fuoco il parquet, il tavolo, i mobili.. ero nel mio appartamento e mi trovavo in sala da pranzo, ricurvo sulla carrozzina, orientata verso la porta-finestra del balcone rimasta aperta.
    
    Non guardai l’ora ma ad occhio dovevano essere circa le tre o le quattro del mattino. Ancora avvolto dal buio, rovistai freneticamente nel cassetto dei medicinali e presi due pillole per l’emicrania. Irrigidito e anchilosato dai postumi della sbornia, cercai subito di raggiungere l’ascensore nel disperato tentativo di rintracciare la mia ragazza; ero rincoglionito, in preda alla rabbia e allo stress e non avevo assolutamente idea di cosa le avrei detto o come mi sarei comportato una volta davanti a lei.
    
    Sbarcato al piano inferiore, mi “attaccai” al campanello ma mi accorsi subito che era fuori uso, inferocito provai allora a bussare picchiando i pungi contro la porta quasi a volerla abbattere, senza però sortire alcun effetto. La tentazione di urlare era forte, ma per evitare di svegliare l’intero condominio, decisi di tornare al mio appartamento.
    
    Schiumavo di rabbia e rabbrividivo di ...
    ... angoscia. Appena entrato in casa, non accesi nemmeno la luce, fiondandomi con la sedia a rotelle sul balcone, armato di handy-cam e laptop. In preda al panico da vertigini, calai la prolunga ad “L” e vidi che di sotto le luci erano accese. La totale assenza di rumori esterni ed il buio della notte aumentarono notevolmente la qualità audio e video; ad un tratto, infatti, udii una sequela di mugolii profondi, seguiti da intensi respiri cadenzati.
    
    Dopo qualche secondo di messa a fuoco, sullo schermo mi apparve il letto disfatto, coperto da un gomitolo di lenzuola arrotolate su un lato ed un paio di cuscini ammucchiati sull’altro.
    
    Anna era distesa sulla schiena, con la testa appoggiata al cuscino, nuda, con la pelle che brillava imperlata dal sudore e con indosso solo i suoi tacchi a spillo di Louboutin in vernice nera. Aveva gli occhi chiusi, il respiro lento e le gambe lucide appoggiate sulle spalle di Franco.
    
    Lui era inginocchiato in fondo al letto, intento a mangiarle la figa, mentre, compiendo ampi movimenti rotatori con le mani, le massaggiava le tette e le pizzicava i capezzoli. Di tanto in tanto le dava dei leggeri schiaffi sulle guance, portandole due dita alle labbra che lei prontamente leccava, facendosi scopare la bocca. Il bastardo, con la lingua sul clitoride e due dita infilate dentro, la stava titillando e sditalinando eccitato. Ad un tratto Anna, con le mani immerse tra i capelli di Franco, inarcandosi con la schiena e contraendo gli addominali, lanciò un ...
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