1. La prima e unica (finora) volta di mia moglie - 5/7 - la monta selvaggia di jacopo


    Data: 26/01/2022, Categorie: Tradimenti Autore: jakibono, Fonte: Annunci69

    ... tenerle i capelli in mano preso dall’orgasmo, sbattendole il cazzo sul viso. Veronica più tardi mi disse che sembrava un selvaggio.
    
    Eravamo sfiniti. Veronica era ancora inginocchiata sui talloni, con Jacopo che era preso dal fiatone e sorrideva soddisfatto in piedi vicino a lei, col cazzo davanti alla sua faccia, continuava a sbatterglielo leggermente.
    
    Aveva mollato la presa dei capelli e le aveva chiesto scusa perchè si era lasciato prendere “forse?” troppo, dandole un bacio in fronte. Veronica era nuovamente piena di sborra dappertutto. Anche Jacopo gliene aveva scaricato una quantità incredibile in faccia, in bocca, tra i capelli.
    
    Mi guardò cominciando a pulirsi spalmandosela, era ancora presa dall’orgasmo raggiunto e ansimava di piacere . “Amore, guarda quanta sborra che mi ha dato”. Era veramente eccitante vederla così, oltre ogni mia immaginazione.
    
    Questa volta però si adagiò stesa sul tappeto, era sfiancata. La aiutai a rialzarsi e si trascinò verso il bagno per ripulirsi. Poi mi chiese di riportarle il suo vestitino.
    
    Quando dopo oltre mezz’ora uscì dal bagno erano ormai quasi le due di notte. In bagno si era lavata e rinfrescata. Si era un po’ ripresa e si era rivestita. Io e Jacopo invece eravamo ancora svestiti sul divano a parlottare di argomenti inutili.
    
    Si sedette in poltrona. Si vedeva che alla fine della scopata c’era un po’ di imbarazzo. D'altronde eravamo li solo per quello. Jacopo le si avvicinò e si scambiarono un abbraccio. “Sei stata ...
    ... bellissima stasera, grazie”. Per contro lei rispose. “No, grazie a te, anche a me è piaciuto tanto”. Mi guardò, sapevo che stava dicendo una mezza verità. Jacopo era ancora eccitatissimo e provò a ricominciare, ma lei lo fermò immediatamente. “No, dobbiamo andare ora, è già tardi. Ci saranno eventualmente altre occasioni, più avanti”. Jacopo rimase deluso e disse. “Ci conto”. Io intanto avendo capito, mi stavo già rivestendo.
    
    Siamo rimasti un altro quarto d’ora a parlare della serata, ma in maniera soft. Jacopo aveva intelligentemente capito che ora Veronica aveva bisogno di rientrare. Ci siamo quindi salutati velocemente, ripromettendoci di risentirci al telefono.
    
    Per strada verso la macchina, si fermò per baciarmi, lungamente. Non parlava molto, mi si stringeva forte al braccio:
    
    “Amore, voglio rientrare subito a casa, per farmi immediatamente una doccia. Sono tutta sporca e alla fine il tipo non mi è piaciuto. Sembrava un animale”.
    
    Era nervosa. Si fermava in continuazione per baciarmi lungamente in bocca. Era contrastata. “Ti amo, amore mio. Ti amo. Grazie per avermi concesso questa serata pazzesca. Ho goduto, non mi riconoscevo, è stata la più bella scopata della vita ma solo perché c’eri anche tu. Mi sono lasciata andare, forse fin troppo, non credi?”.
    
    Incautamente, dissi: “In effetti Veronica non pensavo che potessi essere così sciolta. Sembravi una navigata e non una signora alla prima volta che si era fatta tanti problemi prima. Devo dire che è stato merito ...