1. La nipotina ed il pomeriggio in piscina


    Data: 20/01/2022, Categorie: Incesti Autore: Trozzai Gotusva, Fonte: EroticiRacconti

    ... pesce nel suo habitat.
    
    Sembra non vedere nessun e non accorgersi nemmeno di essere oggetto di sguardi fugaci o insistenti da più parti e nuota doppiando le vasche a stile libero rana e dorso a braccia alternate. Impeccabile continua senza fermarsi. Troppo giovane per pensare di farci due chiacchiere. Finisco le mie vasche ed esco. Mi stendo sulla sdraia e scambiare due battute di convenevoli con Mara, Pietro e sua moglie, poi mi isolo dal mondo tuffandomi nella lettura con il mio kindle. È un romanzo storico, uno dei miei preferiti, li leggerei sempre tutti d’un fiato e fatico ad accettare interruzioni subite quando in compagnia, qualcuno vuole a tutti i costi discorrere o peggio ancora, giocare a carte o con qualsiasi altro gioco.
    
    Sembra tutto proceda per il meglio, il tribuno Catone con il centurione Macrone, suo amico e compagno di sempre, stanno vigilando nella tarda serata, le azioni del nemico. Ogni battuta tra i due soldati è segnata dalla tensione del momento e viene mitigata dall’antica stima ed amicizia reciproca. Le righe fuggono via, le pagine scorrono veloci, finché non mi si azzera la saliva in bocca ed il cuore impazza quando sento il saluto: “ciao a tutti, zio, facevi finta di non vedermi prima in acqua”? alzo lo sguardo e mi trovo di fronte la sirena che avevo visto in acqua. Era lì. Davanti ai miei occhi e mi aveva chiaramente chiamato zio!
    
    La guardo, mi do un tono, sorrido sornione, mi alzo sui gomiti sempre sostenendo il suo sguardo e rispondo: ...
    ... Noemi, sei irriconoscibile; se ti avessi incontrata al bar, avrei avuto lo stesso comportamento. Adesso ho pensato a te perché sei tra noi e mi hai chiamato zio, ma ti giuro che non avrei altrimenti potuto identificarti. In un anno scarso, non hai più nulla dell’adolescente che ricordavo. Lei mi sorride ed abbassa la guardia, non sta più davanti la sdraia con le gambe divaricate e le mani sui fianchi. La posizione marziale le si addiceva parecchio. È molto risoluta nel portamento e dà la sensazione di saper bene quello che vuole.
    
    Mi alzo a sedere con le gambe divaricate a cavallo della sdraia, lei si siede con le gambe pennellate di lato e la mano appoggiata sul telo teso del lettino, a trenta cm circa dal cavallo del mio costume. La cosa si fa intrigante, con un tipino così, raddrizzo le antenne, il conto non torna. I membri del gruppo la salutano commentando positivamente le mie osservazioni e sottolineando come nell’ultimo anno la ragazza avesse subito quasi una metamorfosi; la crisalide s’era trasformata in farfalla. E una farfalla ardita anche (pensavo), guardando quella mano in appoggio che scivolava verso il pacco del mio costumino, fino ad appoggiarsi sul gomito con le dita a pochi cm dal sacco scrotale stretto nella licra. Gli occhi puntati su di me per chiedermi cosa pensassi delle abbronzature integrali.
    
    Lo sai, rispondo, la approvo e mi piace, rompo sempre le scatole ai tuoi ed alla famiglia di Luca perché possiate trascorrere un periodo sotto il sole in ...