1. Una Canzone d’Amore buttata via


    Data: 13/01/2022, Categorie: Etero Autore: Malena N, Fonte: EroticiRacconti

    “Sembra strano anche a me..sono ancora qui a difendermi..e non è mica facile..
    
    hai ragione pure te..le mie scuse sono inutili..ma non posso stare senza dirtele..”
    
    Il prestante ragazzo di colore mi sta ancora misurando la temperatura quando mi accorgo della canzone.
    
    Mi perseguita, la sento ovunque ormai.
    
    Come se già di mio non la cantassi abbastanza. Entro in un negozio e me la ritrovo in sottofondo, accendo la Tv e ne parlano al Tg, la trasmettono in radio continuamente e continuamente mi risuona in testa.
    
    Evidentemente non mi è capitata una sorte diversa oggi. Sono appena entrata da Hm e le parole, come sempre in questi giorni, mi hanno investita senza che nemmeno me ne rendessi conto.
    
    “Non lasciarmi andar via..non lasciare che sia..una stupida storia..una notte ubriaca..una sola bugia..”
    
    Cazzo! È proprio quella “notte ubriaca” che mi turba più di tutto.
    
    Quella frase che ritorna prepotente e che prende vita ogni volta che la ascolto.
    
    È quello che mi è uscito di bocca la notte di Capodanno e che poi ho scritto senza freni, stupidamente, senza pensare minimamente alle conseguenze.
    
    Perché l’alcol ha quel maledetto potere di svuotarmi la mente, di farmi sentire leggera e libera di buttare fuori quello che per scelta mi tengo dentro. Si insinua nelle vene.
    
    E poi succede che dico ciò che sempre taccio. Per poi rinsavire e maledire la mia debolezza.
    
    Apro il cappotto e lo sfilo, c’è aria calda a palla qui dentro e ad ogni pensiero che faccio e ...
    ... che la canzone riaccende, mi sento sempre più strana.
    
    Come mi è venuto in mente di dirti “ti amo”.
    
    Come.
    
    Un tempismo perfetto il mio, da vera dilettante.
    
    Ho abbassato le difese così ingenuamente che quando me ne sono resa conto sarei voluta sparire.
    
    E invece sei sparito tu ma non avevo dubbi.
    
    La lingerie sexy esposta nel reparto di intimo ed accessori mi fa sorridere scioccamente ripensando invece al giorno prima, al 30 dicembre, quando ancora non avevo fatto danni.
    
    Rivedo le luci calde della mia camera da letto, il mio culo bene in mostra nel perizoma rosso scelto con cura per farti gli auguri di buon anno. Rivedo me stessa. Eccitata, bagnata, pronta a darmi in pasto a un lui o anche a una lei pur di farti essere il “terzo”.
    
    Come mi è venuto in mente poi di dirti “ti amo”.
    
    Come.
    
    Un passo decisamente falso il mio.
    
    In netto contrasto con tutto quello che è stato lo sporco pomeriggio trascorso insieme.
    
    Come sono passata dalle oscenità che tanto ti piace sentirmi dire a quello che mai vorresti sentirti dire?
    
    Come.
    
    Eppure ero sempre io.
    
    Era la stessa voce. Quella che ti ha urlato volgarità irripetibili il giorno prima e che poi ti ha sussurrato parole d’amore il giorno dopo. Era la stessa bocca. Quella che ti ha succhiato il cazzo avidamente e poi non è riuscita a stare zitta e a tacere i sentimenti.
    
    La lunga serie di body neri sulla parete centrale cattura la mia attenzione. Indossarne uno adesso significherebbe spogliarmi di ogni ...
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