1. EMMA > STORIE: NEL MARE AZZURRO E CRISTALLINO…


    Data: 25/05/2018, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Emmaus50, Fonte: RaccontiMilu

    ... tempi non sospetti, e fortunatamente non ho potuto trovare una risposta perché non ho termini di paragone, non ho elementi di confronto per stabilire se davvero IO sia soddisfatta della mia vita…
    
    …o, forse, della mia vita: si!…
    
    …e della nostra, insieme?…
    
    …sei stato il mio primo uomo…
    
    …l’uomo che ho scelto come compagno per la mia vita e sei sempre stato un ottimo compa’gno: dolce, attento, premuroso, disponibile a mettere i tuoi egoismi al servizio non di me, mal del nostro rapporto in comune.
    
    Non sei stato l’uomo ideale, non avresti potuto esserlo, né sei mai stato un uomo perfetto, non avresti saputo esserlo; ma sei stato un uomo buono e degno, con tutti i tuoi difetti, con tutte le tue debolezze ed i tuoi limiti.
    
    Forse per questo ti ho amato, perché non ti sei mai vergognato di non essere perfetto…
    
    …ed hai voluto crescere con me…
    
    …e sei cresciuto con me, in questi venticinque anni di avventura insieme…
    
    ***
    
    Grecia, 25 anni fa!
    
    Un’isoletta sperduta nell’azzurro cristallino e trasparente del mare Egeo; undici ore di traghetto dal porto più vicino; non ci sono strade asfaltate e dunque non c’&egrave traffico, non c’&egrave caos. Un unico centro abitato che sembra quasi “attorcigliato” attorno al porticciolo e che poi si protende un po’ verso l’interno, a sfiorare appena la lussureggiante e verdeggiante vegetazione che copre il resto di questo scoglio sperduto.
    
    Kamara? Kamara? ci investe l’urlo dei vecchi pescatori che si stringono attorno ...
    ... allo sparuto grup’po di turisti scesi dal traghetto e che hanno trovato il coraggio di scegliere questo posto in capo al mondo, come meta delle loro vacanze.
    
    E noi, tra essi!
    
    Do you like a good room?… bella signora? m’insegue la voce allegra di un vecchio che mi guarda am’mirato e sorpreso.
    
    Ed io mi stringo attorno al braccio di Alessandro: me ne frego della “buona camera”; ma sono fe’li’ce soltanto di quelle due parole: “…bella signora! ”
    
    Mi sento felice di essere una “bella signora!”.
    
    Una giovane, bella, felice, “signora”!
    
    Sono felice perché sono qui.
    
    Sono felice perché solo una settimana addietro ho compiuto diciott’anni.
    
    Sono felice perché solo tre giorni addietro ho sposato l’uomo che amo… che credo di amare… che co’munque ho deciso di amare.
    
    Sono felice perché la mia pancia, sempre più grossa ed aguzza, ormai arriva dappertutto prima di me.
    
    Sono felice perché fra qualche mese la creatura che cresce in me finalmente nascerà. Po’trò finalmente stringere tra le mie braccia la mia bambina… io stessa bambina… due bambine: lei figlia ed io madre.
    
    Sono felice perché finalmente inizia per me una nuova vita… la mia vita, nella quale ora ho una nuova famiglia… la mia famiglia, al di fuori di quell’ossessione che &egrave stata sinora la vita nella mia vecchia famiglia.
    
    Sono felice… perché sinora sono stata infelice.
    
    Ed allora raddrizzo le spalle, petto in fuori, e con quel pancione che fende l’aria davanti a me, come un apripista, mi appoggio ...
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