1. Mare 3


    Data: 27/12/2021, Categorie: Sentimentali Autore: beatrice, Fonte: EroticiRacconti

    luglio 2001 - 3
    
    il pomeriggio procede, per Giulia è ancora presto e lascio un biglietto alla Caro che ci saremmo viste dopo in spiaggia.
    
    L'offerta di Fabio non mi dispiace, tanto c'è Olga, non corro il rischio di trovarmelo nel letto; come fece Andrea in albergo a Friburgo durante la gita di scuola, ma quella è un'altra storia.
    
    Ho accettato l'invito e per correttezza passo dal Golf ad avvertire, mi incammino pensando che dopo andrò direttamente da Vittorio, sono quasi le quattro, qualcuno troverò.
    
    Sole alto e caldo svenevole, per fortuna la strada è alberata, ombra fra mazzate di luce.
    
    Eccolo, accanto al bar Versilia, entro e noto che è un po' fermo agli anni 70 ma pulito e con un buon odore; al banco non c'è nessuno, dico a voce un po' alta: "buona sera",
    
    da una porta laterale una voce:
    
    "buonasera, arrivo subito",
    
    in effetti qualche secondo dopo si presenta il proprietario, stava aiutando in cucina visto il grembiule indosso:
    
    "eccomi, mi scuso per l'attesa" esordisce,
    
    "ma si figuri, sono Vigiani ci dovrebbe essere una prenotazione a mio nome",
    
    "mmhmm, vediamo.... si eccola, l'accompagno alla camera" prendendo la chiave,
    
    "ecco, mi sono fermata per disdire, ormai sono sincera del tutto: mi hanno invitata, mi spiace",
    
    "in effetti un problema c'è, però è anche vero che si tratta della singola...",
    
    "se vuole le posso pagare qualcosa come penale, mi dica lei" lo anticipo,
    
    "ma no, è già stata più che corretta a dirmelo, poi un avventore ...
    ... può capitare; se vuole può comunque venire a cena sarò ben lieto di servirla, ho una bella scelta di pesce freschissimo",
    
    "veramente gentile, grazie, avevo già sentito parlare bene di voi e confermerò, arrivederci",
    
    "arrivederci Vigiani, non l'aspetto per cena, ma mi farebbe piacere".
    
    L'anno dopo ci ho passato dieci giorni con Massimo.
    
    Esco e penso al mio amore chino sui libri, gli telefono, è più dolce e trattabile: qualche ora e già gli manco, gli dico: "torno" e lui: "ma no, svagati Bea, lunedì vado a prendermi sto 30 e ti raggiungo"; passeggiando, fra una parola e l'altra, arrivo alla spiaggia.
    
    Non ho ancora chiuso la chiamata che Matteo mi si para davanti, mi porto l'indice al naso per dire zitto,
    
    ha un bel fisico, non l'avevo notato in albergo, si siede guardandomi in silenzio. Poi:
    
    "sai che sei belloccio, biondino?" mettendo il cellulare in borsa,
    
    "eeeh! belloccio mo! ma quanto sei alta?!",
    
    "è vero! ...più di uno e ottanta, si, fuori misura",
    
    "no no, stai bene, solo che ti farei da borsetta; se cerchi Fabio fra poco arriva",
    
    "ok, hai le carte in mano, partita?",
    
    "a cosa?",
    
    "a gin, non giochi a quello?",
    
    "lo conosci?" stupito,
    
    "ci gioco ogni tanto",
    
    "ok, ci giochiamo un thè, chi perde paga?",
    
    "non ho soldi, devo vincere allora!",
    
    "Vittorio! ci porteresti due thè?" lui,
    
    "al limone, nini?" rimanda Vittorio,
    
    "si caro, grazie" chiudo io.
    
    alla terza partita arriva Fabio in chiacchera con la mia amica e la piccola ...
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