1. Io, lui e loro.


    Data: 22/12/2021, Categorie: Tradimenti Autore: mtbp, Fonte: Annunci69

    ... viso.
    
    Torno nella tenda e trovo anche Marco che già dorme, mi sdraio nel materassino e provo a dormire ma non riesco, i pensieri la fanno da padrone, penso a Anna e Marco, a Federico nudo in doccia, al pompino appena fatto. Passano due ore, ancora niente sonno, sento persino caldo, forse per l'agitazione. Tolgo il reggiseno, resto in mutande, riprovo a dormire ma nulla. Finalmente quando sono già le 4 del mattino prendo sonno.
    
    La bimba è la prima a svegliarsi, Marco insieme a lei. Io sto morendo dal sonno e così dico a lui di andare a fare colazione senza di me perché ho troppo sonno. Resto a dormire fin quando una voce mi chiama e mi sveglia.
    
    - "Che c'è?", Rispondo ancora assonnata. "Che vuoi, entra", dico ancora dopo essere stata chiamata di nuovo.
    
    La tenda si apre, è Federico che appena mi vede mezza nuda resta sorpreso e io insieme a lui.
    
    - "Ma… ma sei tu?", dico mentre mi copro il seno con le mani.
    
    - "Mi hai detto tu di entrare", si giustifica lui.
    
    - "Perché pensavo fosse Marco".
    
    Sorride, ma rimane lì a fissarmi.
    
    - "Forse è meglio se esci. Marco potrebbe tornare da un momento all'altro".
    
    - "Non ti preoccupare. È rimasto da noi con Anna, mi ha chiesto di venirti a chiamare".
    
    - "Ah…. Con Anna".
    
    - "Si, e le bimbe che giocano fuori".
    
    - "Che bastardo, si è trovato la scusa per rimanere da solo con lei", penso. Federico ...
    ... intanto continua a fissarmi ai piedi del materassino, poi si inginocchia e si avvicina.
    
    - "Che fai?", chiedo sorpresa.
    
    - "Niente. Ho solo voglia di baciarli di nuovo", dice avvicinando la bocca ai miei seni.
    
    - "Aspetta...no dai", dico mentre lui già mi morde i capezzoli e me li lecca per poi scendere più giù. "Non dovremmo…", continuo quando lui scende sempre più giù. "Ti prego no", insisto ma ormai è con la testa tra le mie cosce e, dopo aver sposato le mutandine, con la lingua nella mia intimità.
    
    Non riesco a fermarlo o forse non voglio farlo. La sua lingua mi dà un piacere immenso, sento il mio corpo vibrare e più lecca, più non resisto. Tengo la sua testa tra le mani, vorrei spostarlo, farlo rialzare, ma invece lo stringo più forte verso di me. Non resisto più, è un continuo piacere, le sue mani mi stringono i capezzoli mentre continua a leccarmi. Dalla mia bocca escono solo gemiti che a stento riesco a contenere, lasciandomi andare sempre di più, sempre di più, fino a quando non ce la faccio e mi lascio andare, venendo. Il corpo trema, mi scarico completamente da quel piacere, è una sensazione bellissima. A quel punto si rialza, mi guarda e sorride.
    
    - "Così siamo pari".
    
    Sorrido, ha ragione. Sono ancora in affanno, il cuore batte a mille.
    
    - "Forse è meglio che ti alzi, ci stanno aspettando", continua.
    
    - "È vero, ci stanno aspettando...forse". 
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