1. Vacanza di sesso dalla suocera - parte 2


    Data: 21/12/2021, Categorie: Tradimenti Autore: Pierre, Fonte: EroticiRacconti

    Fin da quando ho conosciuto mia suocera (allora una bella donna sui cinquanta ed io un aitante venticinquenne) ho sempre apprezzato le sue forme belle piene e, qualche volta, ho goduto delle sane smanettate fantasticando di affondare la mia mazza tra le sue minnone grosse e pendenti da vacca. Ma non ho mai osato andare oltre a delle golose occhiate che, pensavo, lei nemmeno notasse.
    
    Lei invece, da qualche anno, mi ha fatto capire con sorrisi, smorfie divertite da vecchia monella e battute, che non solo si fosse accorta delle mie guardate, ma che le apprezzasse pure!
    
    E così questo troione stagionato di suocera, superati i sessanta, e con un marito vecchio e in fase di incipiente senilità, ha capito che fosse giunto il tempo di liberare i suoi bollori da cagna, e di darla senza farsi storie e problemi. E il fortunato prescelto sono stato io, sempre audace negli sguardi alle sue scollature da troia, alle cosce piene sempre al vento. Al contrario dei miei cognati e degli altri parenti che vengono a passare in villa un pomeriggio o una serata e che non hanno mai osato fare battutine maliziose e scherzose con la matriarca vogliosa di porcate.
    
    E così una mattina dell’estate dell’anno scorso finalmente si è realizzato quello che fantasticavo ormai da tempo.
    
    Come ogni mattina, di buon’ora, mia suocera Ada fa un giro nel frutteto a raccogliere le succose pesche e le dolci albicocche che tanto piacciono alle nipoti (comprese le mie due figlie adolescenti) maniache della ...
    ... bellezza e ossessionate dall’avere pelli sempre più abbronzate e lisce, grazie anche alle proprietà contenute in questi frutti.
    
    La notte precedente ho dormito poco e male. La mangiata esagerata della sera prima, il caldo afoso e soffocante e le zanzare sono stati una continua tortura, e così, abbastanza nervoso e infastidito da tutto, alle prime luci dell’alba, ho lasciato mia moglie dormire e ho deciso di farmi una passeggiata tra gli alberi da frutta.
    
    Lì ho camminato tranquillamente, godendomi il verde, una fresca brezza mattutina ed il profumo della frutta matura. Mi sono quindi riconciliato con il mondo e mi perdevo in pensieri leggeri e stupidi quando, ad un tratto, la mia attenzione è stata richiamata dal frusciare di foglie; un frusciare rumoroso e lungo come di rami e fronde che vengono agitate con decisione. Mi dirigo verso questi rumori e vedo mia suocera in cima ad una scala intenta a raccogliere albicocche e metterle in un cesto di vimini che tiene a braccetto.
    
    Non la saluto subito; non faccio sentire la mia presenza; mi appoggio ad un’altra pianta e da lì resto a guardarla per un po’.
    
    Nel fissarla sorrido compiaciuto perché nella mia testa ho la percezione che, seppure non delineati, si stiano agitando dei pensieri alquanto indecenti.
    
    Da dove mi sono messo riesco a vederla da dietro. Ha un prendisole corto che le arriva appena sotto ai fianchi, e così mostra le sue coscione belle tornite, e quando si sporge per afferrare altre albicocche il tessuto ...
«123»