1. Storia della mia educazione. Infrangere le regole. (8)


    Data: 15/12/2021, Categorie: Tradimenti Autore: Allison P., Fonte: EroticiRacconti

    ... circondai il collo con le braccia e lo baciai. Fu un bacio passionale, uno scontro di lingue che mi lasciò con il fiato corto
    
    " Voglio sentire il tuo sapore. Non riesco a resisterti questa notte. " Capii subito di cosa stava parlando e ovviamente non volevo fermarlo, senza dire nulla iniziai a sdraiarmi sul letto di fronte a lui, appoggiandomi sui gomiti.
    
    " Voglio assaggiarti. " disse di nuovo appoggiando una mano sul mio ginocchio.
    
    " Fallo. " Fu l'unica parola che uscì dalle mie labbra, mentre guardavo i suoi occhi puntati su di me.
    
    Non aspettò un secondo di più e mi divaricò le gambe ammirando ciò che era suo, ma che le regole della casa gli vietavano. Avvicinò il viso e sentii i suoi respiri sulla pelle umida di piacere.
    
    " Ti vorrei sempre così. " disse dandomi dei piccoli baci nell'interno coscia, da una parte e poi dall'altra. Mi lasciai sfuggire un gemito di frustrazione quando mi baciò il monte di venere. " Pazienza, piccola. Fatti guardare. "
    
    L' attesa era tremenda, vederlo e sentirlo a pochi centimentri dal mio sesso ormai grondante era estenuante. Eppure ero come ipnotizzata. Non riuscivo a fare altro che fissarlo.
    
    " Ok, fanculo alle regole. " Disse scostandosi da me e sdraiandosi di schiena al mio fianco.
    
    " Se lo vuoi anche tu.. " lasciò la frase in sospeso.
    
    " Sono qui per imparare..e per esaudire i tuoi desideri. " risposi alzandomi e posizionandomi a gambe divaricate esattamente sulla sua faccia.
    
    L'attesa durò pochi secondi e poi, ...
    ... finalmente, la sua lingua si insinuò dentro di me. Esplorò ogni parete e ogni angolo con avidità mentre con le mani mi allargava i glutei quasi aggrappandocisi. Ero deliziata dalla sensazione della sua lingua che si muoveva esperta e senza accorgermene iniziai a massaggiarmi i seni, prendendoli a coppa e stringendoli delicatamente. Probabilmente se ne accorse perchè, continuando ad invadere ogni mio angolo con la lingua, spostò le mani dal sedere al seno, pizzicando i capezzoli e facendomi gemere. Ero seduta sopra di lui e mentre mi violava con la lingua, con le mani mi stringeva i capezzoli al limite tra piacere e dolore. Volevo dire qualcosa ma dalle mie labbra non uscì nulla se non un gemito e mi portai un suo dito in bocca per succhiarlo come prima avevo fatto con il suo uccello. Me ne infilò due in bocca che leccai imitando i movimenti della sua lingua poco piu sotto. Poi le tolse e facendole scivolare su tutto il corpo arrivò al clitoride che strofinò leggermente con le dita ancora umide della mia saliva. Istintivamente inarcai la schiena.
    
    " Hai un sapore delizioso piccola. " Alle sue parole portai le mani sulle grandi labbra e le allargai per permettergli di raggiungere meglio quel bottoncino che già fremeva. Non si fece pregare e subito diede dei piccoli colpetti con la lingua, pungolandolo come fosse un capezzolo turgido. E lo era. Ad ogni colpo lo sentivo gonfiarsi, sensibile. Il padrone continuava a leccare senza sosta sostituendo le mie mani con le sue in modo ...