1. Narrami di te


    Data: 15/12/2021, Categorie: Erotici Racconti Racconti Erotici, Etero Tradimenti Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... inoltre che, la fantasia è una questione assai interiore, per cui associarla e metterla in relazione o meno con il partner è in ultimo una scelta che non può né deve seguire una regola distinta, perché ogni persona e ogni coppia, deve sentirsi in conclusione libera di selezionare come viversi questa individuale dimensione. Dopo quell’interessante e allettante spiegazione, Monica si separò da Ludovica e s’avvio verso la sua autovettura per prendere sua figlia dalla palestra nella parte opposta del sobborgo, sincerandosi che Ludovica mettesse in pratica le sue preziose esortazioni, lasciandosi finalmente alle spalle le futili e le inefficaci apprensioni che la tormentavano.
    
    Da qui, invero, comincia adesso il mio stravagante quanto estroso, inconsueto e lieto debutto. Questo è effettivamente l’inedito brio, l’intemperante e insperato risvolto totale, perché da quel momento ha inizio la mia affascinante, inattesa e viziosa vicenda. Da tre mesi ero nuovamente solo e celibe, libero, autonomo di decidere, indipendente d’attuare e di programmare le mie giornate come meglio volevo, senza l’avvallo di nessuno che ti ronza e si frappone tra i piedi. Chicchessia che non t’attende a casa, nulla da spartire, nessun compito da compiere, nessun grattacapo da risolvere, nessun’incombenza né incarichi d’adempiere. Un poco desolato, osservavo sennonché sconfortato le stoviglie sporche accatastate dentro il lavabo ingombrandolo del tutto, intanto che spulciavo sul telefonino i tanti ...
    ... messaggi della segreteria telefonica ancora da ascoltare. Volevo uscire per riprendermi, ponderavo e meditavo di chiamare un tassì sotto casa, perché non avevo nessuna voglia di guidare conciato com’ero e in tal modo decisi. Il tassista arrivò e mi condusse nei pressi del mio bar preferito a pochi chilometri dal mio quartiere residenziale, adiacente al distributore di benzina della stazione di servizio dell’Agip, dove facevano un caffè eccezionale. Fu in quella circostanza che l’adocchiai e in seguito conobbi così Ludovica.
    
    In quell’inatteso momento, affaccendata nel cercare di posteggiare l’autovettura attendendo il turno per effettuare il lavaggio alla sua automobile, io estasiato da tanta grazia l’adocchiai squadrandola attentamente. Era quasi come una figura celeste, perché irradiava un’inedita armonia e un’eccezionale proporzione con quel portamento come poche donne d’altronde. Intravidi delle graziose gambe ben rifinite, fermandosi in maniera fiera e determinata a breve distanza di fronte a me. In quel frangente la esaminai meglio e notai che indossava due splendide scarpe allacciate alle caviglie, mentre le sue iridi dal colore blu cobalto facevano silenziosamente il resto rubando interamente la scena circostante, squadrandomi in modalità indagatrice e a tratti caritatevoli, esclamando all’istante in modo sorridente:
    
    “Buongiorno, ho l’impressione che ci siamo già incontrati già in giro per la città. Il suo è un volto piuttosto familiare” – esordì Ludovica all’istante, ...