1. La scoperta del piacere


    Data: 24/05/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: Elena Anele, Fonte: EroticiRacconti

    ... palesava le proprie esigenze. Ero immersa nel buio e avvolta nelle coperte ma i miei occhi erano sbarrati. Il cuore accelerò i suoi battiti. La mia mano si spostò sul petto, come per calmarlo. I seni erano a tre atmosfere, durissimi sotto la maglietta del pigiama. Iniziai a sfiorare i capezzoli coi polpastrelli e notai una sensibilità amplificata. Uno strano misto di fastidio e piacere. Fu allora che il pube richiamò la mia attenzione. Strisciai la mano sull'ombelico, verso il basso ventre, più giù, fino al solco del sesso. Mi feci strada nelle mutandine e provai sensazioni mai immaginate. Ero umida e calda. Con l'indice inzuppato strofinai il clitoride e istintivamente chiusi gli occhi al buio. Avvertii scariche di piacere lungo tutto il corpo. Accartocciai le dita dei piedi e mi rannicchiai lateralmente in posizione fetale stringendo con le cosce la mano che si "accaniva" fra le grandi labbra. Le sentii schiudersi e percepii il loro invito ad entrare con decisione con un dito, fino in fondo. Tutto questo fu breve ma parve un istante eterno, come se il tempo si fosse fermato. Sentivo il cuore impazzito come quando il medico sportivo mi sottoponeva alla prova da sforzo per l'idoneità agonistica. Un capezzolo schizzò fuori dalla canottiera premendo contro il lenzuolo. Mi dava piacere anche quel ruvido contatto. Sentivo le labbra incandescenti. Pensai a Luca e alle sue mani da "maschio" e ai muscoli levigati e sinuosi. Immaginai ci fosse lui avviluppato a me a "violare" la ...
    ... mia stretta fessura con quelle lunghe dita. La conseguenza di queste fantasie fu un'impennata del mio piacere e della mia audacia da "principiante" dell'autoerotismo. Affondai il dito medio nella fica e mi sentii vibrare. Ripetei il gesto, incapace di smettere, completamente madida di umori e in preda al piacere. Ansimai rumorosamente ma mi zittii subito per paura di farmi scoprire dai miei genitori o da una delle mie sorelline. Mi morsi le labbra per evitare di emettere suoni mentre il respiro era affannato e il petto stava per esplodere. Provai a infilare il secondo dito ma avvertii un leggero dolore e continuai a "martellare" con il solo medio. Scivolava dentro con facilità. Sentii un paio di scariche di piacere salirmi dalla pancia. Facevo leva sull'elastico degli slip che, tirando e spostandosi, mi erano finiti in mezzo alle natiche. Si avvicinava una sensazione sconosciuta di cui avevo sentito parlare solo vagamente. Sapevo che stava sopraggiungendo il mio primo orgasmo. Non so perché ma il cervello mi portò a fare strani collegamenti. Immaginai di baciare Luca con passione. Mi tornò in mente quando il mio primo ragazzo me lo aveva fatto prendere in mano e io avevo iniziato a "stringerlo" delicatamente finché, con spasmi di piacere, si era schizzato sui pantaloni facendomi colare un po' di sperma anche lungo la mano. Ora riuscivo a capire quel piacere. Tutta quella voglia di sesso che sembravano avere i maschi a scuola, ora era riassunta tutta nelle contrazioni del mio ...