1. Zia Cat


    Data: 14/12/2021, Categorie: Masturbazione Autore: Marco77, Fonte: EroticiRacconti

    Le riunioni familiari, da qualche anno a questa parte, si limitavano ai rari matrimoni e ai più frequenti funerali.
    
    Ci si rincontrava, qualcuno veniva riconosciuto, qualcuno ignorato, la maggior parte dei presenti veniva criticato davanti ad un caffè qualche ora dopo.
    
    Quel venerdì pomeriggio,era toccato a uno dei tanti zii di mamma, uno di quelli trasferiti da giovani al nord e tornati a morire nei luoghi natii.
    
    Nella chiesa poco fuori del paese, il solito corteo di macchine, solite facce o quasi. Essendosi trasferito e sposato fuori città al suo seguito c'erano molte persone che non conoscevo, o meglio non riconoscevo.
    
    Dovendo accompagnare mia madre, che non guidava più da tempo, chiedevo a lei chi fosse questo o quella parente. Notai tre persone scendere da un Audi blu, una ragazza 30enne, un ragazzo poco più grande e una signora sopra i 50, puntarono mia madre come se la conoscessero e desiderassero salutarla.
    
    "Caterina, ciao quanto tempo!!! Come siete cresciuti, Giulia e Alessio " mia madre li abbracciò, loro ricambiarono salutando poi anche me
    
    Un flash mi attraversò la mente... "zia Cat!!! Cazzo zia Cat"
    
    Riconobbi e ricordai con un'erezione quella che da bambini, coi miei cugini chiamavamo "zia Cat-zia Mat" per i suoi vestiti colorati, il suo stereo a palla con Bob Marley e quell'euforia nel ballare le sue canzoni .
    
    "Ciao Marco, cresciuto anche tu, vedo, ho trovato molto bene tua mamma, i bimbi crescono? Quanti ne avete adesso, 1 o 2 ? ...
    ... "
    
    Zia Caterina chiedeva, mentre io cercavo di guardarla solo in faccia visto che,da adolescente, ho sempre avuto un debole x il suo décolleté.
    
    Rispondevo garbatamente, a bassa voce x non disturbare le vecchiette al funerale.
    
    " vorremmo tornare qualche settimana nella vecchia casa dei miei, tua mamma mi ha detto che fai dei lavori di restauro ed impianti, potresti venire a dare uno sguardo "
    
    Le lasciai il mio numero e mi resi disponibile, ricordando con eccitazione sempre crescente quella casa di fronte quella dei miei nonni.
    
    "Se vuoi dopo il funerale possiamo andarci" le proposi, "ormai ho preso delle ore di permesso a lavoro" .
    
    Così fu, Alessio e Giulia seguirono il corteo e i parenti al cimitero poco lontano, io scaricai mia madre e con zia Cat andammo via .
    
    Bella, mora, occhi azzurri 1,65, quarta di seno, sicuramente ormai un po' cadente ma avevo ancora davanti agli occhi quando la spiavo da casa dei miei nonni. 12enne io, poco più che ventenne lei, dedicandole il più caldo sperma che potessi allora.
    
    Quel giorno indossava un vestito color salvia, con un cintino rosa,come i sandali e un foulard . Il breve tragitto dalla chiesa alla casa a piedi conversando del più e del meno.
    
    Dopo aver armeggiato con la vecchia serratura si aprì la porta. La casa veniva aperta regolarmente da sua mamma, anziana ma ancora molto energica. Lei viveva ormai con zio Fausto qualche casa più avanti dopo esser rimasta vedova .
    
    Ci accolse un buon profumo di pulito e qualche ...
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