1. Umiliare il mare


    Data: 08/12/2021, Categorie: Erotici Racconti Sesso di Gruppo Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Etero Racconti sull'Autoerotismo, Voyeur Autore: nonoval, Fonte: RaccontiMilu

    ... non addirittura con una vena polemica.
    
    Mostratami la casa – un bell’appartamento, piccolino, adatto ad un gruppo di poche persone – la padrona, Mariangela, mi lascia sola, coi miei pensieri, parecchio infastidita per essere stata abbandonata così, senza preavviso, dalla mia amica Angelica. Provo a chiamarla, ovviamente non risponde, il telefono sembra spento. Perché diavolo non c’è mai campo in questi posti? Non posso che mettermi il cuore in pace e tentare di mettere a tacere la mia irritazione. Certo che nemmeno chiamarsi durante il viaggio per mettersi d’accordo non è che sia stata un’idea brillante. Valigia alla mano, entro nella camera da letto: c’è un letto a castello e visto che quello inferiore si direbbe occupato – non è stato rifatto e alcuni vestiti di Angelica lo occupano – decido di occupare quello superiore. Mi isso sulla scaletta non senza qualche fatica, che se ci fosse qualcuno qui si ribalterebbe dalle risate. Mi stendo sul letto e chiamo casa, per avvisare i miei dell’arrivo.
    
    “Ciao… Sì… Tutto bene, tutto bene… Sì… Sì, sì, siamo qui assieme. Ciao”. Chissà perché, non ho deciso di far parola di quello che è successo. Guardo Instagram, tanto non so che fare, chissà quando mi arriveranno notizie di quella là. Anzi, guardo proprio il profilo di Angelica, chissà che non riesca a capire dove è andata a cacciarsi. Minimo, avrà conosciuto qualcuno e sarà andata a spassarsela sul letto di quello, mi ci posso giocare le ovaie. Certo che però avvisarmi… Il suo ...
    ... profilo è sempre il solito, nulla di nuovo. Le ultime foto che ci sono, ancora la ritraggono a Milano; e questo e un po’ strano. Almeno una foto del mare l’avrebbe messa, no? Anzi, ne avrebbe messa anche una che la ritrae in costume, conoscendola. Nel momento in cui sto pensando così, mi arriva un messaggio proprio da lei:
    
    “Ciao Luna! Scuuuuusaaaaa se non ti ho avvisata, ma sono dovuta andare da mio Zio, qui vicino che alla fine si è rotto il piede e ho dovuto stare con lui in ospedale, visto che altri parenti non ce ne sono qui… Comunque, niente di grave, domani lo accompagno a casa e ritorno lì di sera. Ho provato a chiamarti, ma qui non si riesce proprio… Non so quando ti arriverà, spero presto!! Intanto goditi la casa libera ahahahah”
    
    Ah, ecco. Ora si spiega tutto, è proprio come pensavo: è imbarazzata, altrimenti non mi avrebbe scritto, mi avrebbe mandato un messaggio vocale. E poi, quello “Scuuuuusaaaaa”? È falsa come Giuda. Ha conosciuto davvero qualcuno e si è gettata sul suo cazzo a capofitto. Questo messaggio me l’avrà scritto tra una cavalcata e l’altra, quella troia. Che cazzo.
    
    Tiro pugni e calci contro il materasso sotto di me, tendendo il corpo e soffocando un urlo rabbioso. Che nervi. Passo qualche istante così, poi mi rendo conto che mi sto pisciando addosso. In effetti, mi sono alzata presto e son stata tutto il tempo sul treno. E chi ha il coraggio di usare i bagni dei treni? Me la sono tenuta e amen. Ah già, il gabinetto. Devo stare attenta. Seduta ...
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