1. Umiliare il mare


    Data: 08/12/2021, Categorie: Erotici Racconti Sesso di Gruppo Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Etero Racconti sull'Autoerotismo, Voyeur Autore: nonoval, Fonte: RaccontiMilu

    ... con cautela sulla tazza, mando Angelica teneramente affanculo. Beh, in fondo, come biasimarla? Una buona scopata come si può rifiutare? Forse una punta di invidia che mi rode lo stomaco. Calmatami un poco, torno sul mio letto e mi addormento; in fondo, ero davvero stanca per il viaggio.
    
    Sogno pure. Più che un sogno, una specie di incubo: ho gli occhi chiusi, ed è tutto buio. Una sensazione di calore mi invade tutta la parte superiore del corpo, come se fossi distesa a prendere il sole; la parte inferiore invece è come se fosse stata appoggiata su una superficie dura, che scotta parecchio. Provo ad aprire gli occhi, ma è tutto buio. Provo a muovermi, ma è come se fossi immobilizzata. Ho paura e urlo.
    
    Mi sveglio gridando e mi sollevo rapidamente dal letto, in panico, sbattendo la testa contro il soffitto. Merda. Chi si ricordava di essere su un letto a castello. Mi massaggio la fronte nel punto in cui è stata colpita. No, dove l’ho colpita… Ah, chissenefrega. So solo che mi fa malissimo. Massaggiandola, mezza stordita, mi avvio verso il bagno, per osservarmi allo specchio: oh, uscirà un bernoccolo, sicuro. Mentre esco dal bagno, non posso non notare che il sole sta per iniziare a tramontare. Ma che ore si sono fatte? Afferro, il cellulare: le otto. Certo che ho dormito. L’ora mi viene confermata dal mio stomaco, che brontola lievemente. Massaggiandomi la testa, mi dirigo verso il frigo. Lo apro solo per trovarlo vuoto. Ah, quell’Angelica… Ormai, a quest’ora non potrei ...
    ... nemmeno far la spesa e in fondo non ho nemmeno intenzione di cucinare. O digiuno, o esco a cena. Spero solo che nessuno trovi strano trovare una diciannovenne in un pasto solitario.
    
    Poco, male. Afferro le chiavi di casa, e mi dirigo in paese, nella piazza principale, girovagando. Provo a guardare su internet se c’è qualcosa, tipo qualche recensione, che so, ma non trovo nulla. La mia impressione iniziale è confermata: in fondo, è proprio vero che questo luogo è poco frequentato. Poche persone girano per strada: ti osservano, come se fossi davvero uno straniero. Evidentemente non sono troppo abituati ai turisti. Il che è parecchio inusuale, essendo in Liguria. Mi guardo attorno e trovata una piccola trattoria, mi ci ficco. Ci saranno una quindicina di tavoli, il posto è abbastanza riservato. Quattro signori siedono ad un tavolo, con davanti dei piatti davvero invitanti. Il mio ingresso è salutato dai loro sguardi di sottecchi e da un cenno breve fatto col capo da uno di loro. Un cameriere con qualche anno in più di me mi accoglie e mi invita a scegliere il tavolo che preferisco. Scelgo uno lontano dagli altri clienti, in un angolo, in modo da non essere osservata. Almeno, mentre mangio, mi piacerebbe farlo tranquillamente. Mentre mi siedo, mi porge il menù, ma lo fermo:
    
    “Ho già scelto, in realtà… Una pasta al pesto andrebbe benissimo”. In fondo, sono in Liguria, mi sembra il minimo iniziare la vacanza con questo piatto.
    
    “Certo, ma devo avvisarla che il nostro pesto è ...
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