1. La geometra parte 10 (epilogo)


    Data: 07/12/2021, Categorie: Etero Autore: porco40, Fonte: EroticiRacconti

    ... No, non era proprio il caso. Decisi di andare a casa e chiesi ad Anna di pensare lei a tutto: “Vedrai – mi disse lei prendendomi per mano – non succederà nulla e questa storia finirà, ho sentito come urlavi e non credo che la cosa non l’abbia colpita. Stai tranquillo, da questa storia ne trarremmo solo il meglio”.
    
    “E cioè?” chiesi io.
    
    “Lo vedrai”.
    
    La sera mi mandò un messaggio: “E’ ora di chiuderla qui, vieni domani sera al mio studio e metteremo fine a questa storia. Ho esagerato, ti chiedo scusa e voglio farmi perdonare. Ti prego vieni tranquillo, ho le migliori intenzioni”.
    
    Così feci e l’indomani sera mi recai presso lo studio di architettura dove lavorava. Aspettammo che tutti furono andati via discutendo dei lavori che avrei dovuto fare a casa e non appena tutti furono andati via, cambiò subito registro. Girò attorno alla scrivania e si venne a sedere accanto a me. Era sinceramente dispiaciuta, mi disse che il gioco la aveva eccitata terribilmente e si era fatta prendere la mano, ma che era giusto finirla li. Anuii, poi lei mi invitò a seguirla al suo pc.
    
    “Guarda, questo è il cloud dove sono salvati i video che ti ho fatto quel giorno a casa tua e tutti gli altri video che ho registrato delle tue performance. Premendo questo tasto tutto scomparirà. Ti prego di scusarmi”. Cliccò sulla sua tastiera e il materiale sparì. Prese il celluare e sfogliò la galleria: “Vedi? E’ scomparso tutto”. Si alzò, mi mise una mano sul petto e mi disse: “ora, se non ti ...
    ... dispiace, oltre alle scuse vorrei farmi perdonare e non c’è che un modo per farlo”. Mi baciò, prima dolcemente, poi con passione. Mi gettò le braccia al collo e si appiccicò letteralmente a me: “Non puoi capire come mi eccitava guardarti, come era bello toccarsi mentre tu facevi tutto quello che volevo, ora voglio ricambiare, voglio io fare tutto quello che vuoi”.
    
    Non dissi nulla, mi sbottonai i pantaloni, mi sedetti sulla sua sedia e me lo tirai fuori. Non ci fu bisogno di dirle nulla, si tuffò sul mio cazzo come una bimba su un lecca lecca. Fu un pompino intenso, si vedeva che era molto pratica ed anche se avrei voluto scoparmela avevo una sola cosa in mente. Mi lasciai spompinare e quando lei un paio di volte si alzò per passare ad altro le bloccai la testa dicendole che era la sua bocca che volevo, fino in fondo. Arrivato al momento clou le dissi che volevo sborrarle in faccia, proprio come lei aveva chiesto a me. Mi sorrise, chiuse gli occhi, si tirò indietro i capelli tenendoseli con una mano, mentre con l’altra mi portava all’orgasmo. Le sborrai addosso come se non avessi mai sborrato in vita mia. Goccioline bianche le scendevano dagli occhi, lungo le guance e le adornavano la testa come un diadema liquido, mentre la lingua cercava di riportare in bocca ogni singola goccia che non vi fosse già entrata. Con la mano libera si ripulì il viso e riaprì finalmente gli occhi, mi guardò divertita e provocante mentre si portava le dita alla bocca per godersi anche le ultime gocce ...