1. La Mia Padrona di Casa – capitolo 1


    Data: 05/12/2021, Categorie: Erotici Racconti Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Autore: roby bad, Fonte: RaccontiMilu

    ... del bacino, io aumentai il mio ritmo l’orgasmo ci colse quasi contemporaneamente.Rimanemmo immobili qualche secondo in preda al rispettivo piacere poi Barbara girò la testa verso la mia finestra, mi spostai, non so se mi vide, quando guardai di nuovo si era alzata dal lettino dirigendosi verso casa. Mi sdraiai sul divano e accesi la televisione, ma le immagini di Barbara che si masturbava non abbandonavano la mia mente. A risvegliarmi fu il suono del campanello, mi legai l’asciugamano in vita e andai ad aprire la porta, Barbara ” Ciao posso chiederti un favore,ho un problema con il lavandino non è che te ne intendi un po e verresti a dargli un occhiata?” Rimasi un attimo paralizzato, indossava una maglietta senza reggiseno e una gonna corta sopra al ginocchio ma molto ampia. “Certo” le risposi appena mi ripresi “Prendo gli attrezzi”. Iniziai ad armeggiare sotto al lavandino, chiamai Barbara avevo bisogno che aprisse l’acqua per verificare la tenuta, per aprire il rubinetto dovette allargare le gambe sopra il mio corpo regalandomi così la visione delle sue cosce fino alle mutande. I miei pantaloni ebbero un evidente rigonfiamento, Barbara mi offrì un caffè, accettai e mentre ero ancora disteso si piego a 90 gradi per prendere la caffettiera dal mobile regalandomi un’altra visione del suo culo, ormai l’uccello stava per scoppiarmi. Mi stava provocando, non contenta versandomi il caffè si piegò talmente che dalla scollatura della maglietta potei vedere tutto il seno. Non ...
    ... resistetti, riuscii a bere il caffè. Barbara prese la tazza per riporla nel lavandino dandomi le spalle, con un balzo fui dietro di lei, infilai una mano sotto la maglietta artigliandogli un capezzolo, l’altra si insinuò sotto la gonna risalendo le cosce fino ad arrivare alle mutandine che trovai già bagnate. Un gemito di piacere uscì dalla sua bocca. La girai cercai le sue labbra, la baciai, le nostre lingue si attorcigliarono fra loro. Scostai il tessuto delle mutandine e le infilai due dita nella figa. Sentii i suoi gemiti aumentare d’intensità, il suo bacino accompagnare la mia penetrazione con movimenti sempre più rapidi, stava per raggiungere l’apice, aumentai il ritmo, l’orgasmo esplose come un fiume in piena inondò le mie di di caldi succhi, la lascia rilassare qualche secondo, estrassi le dita bagnate dal suo liquido e gliele ficcai in bocca, quando se ne rese conto ebbe un moto di disgusto, ma la costrinsi a leccarle. Ci spostammo sul divano, ci spogliammo, si inginocchio prese il mio cazzo e iniziò a segarmi, volevo che lo prendesse in bocca ma lei con una mossa mi salì sopra si aprì le labbra della figa e si impalò, iniziò un lento su e giù, i miei occhi puntati sulle sue tette che ballavano al ritmo della penetrazione, allungai le mani e mi impossessai dei suoi capezzoli, li strizzai prima piano poi più forte, poi li accarezzavo dolcemente, ogni volta che strizzavo forte Barbara aumentava il ritmo della penetrazione e dalla sua bocca uscivano gemiti di piacere sempre ...