1. Il mio primo tradimento


    Data: 28/11/2021, Categorie: Tradimenti Autore: Veronika7, Fonte: EroticiRacconti

    ... ulteriore intenzione di seduzione, il mio anellino sul secondo dito ed una cavigliera.
    
    Una gonna abbastanza corta, che metteva in risalto il mio stacco di coscia, un perizomino a filo interdentale, un piccolo toppino ed il gioco è fatto!
    
    Non sono particolarmente alta, ma devo dire che ho un bel seno sodo e delle chiappette sode, insomma nella botte piccole c’è il vino buono.
    
    Incontrai Edoardo al bar del parco. Non era sicuramente un posto chic, anzi, era frequentato per lo più ed extracomunitari ed alcolisti. Più tardi capii perché Edoardo frequentava quelle bettole. Appena mi vide rimase a bocca aperta.
    
    Anche lui era trasandatissimo, per via del caldo estivo, infradito, pinocchietti e un'anonima t-shirt.
    
    Non riuscii a non notare la sua erezione alla vista dei miei piedi. Eh già, non ci misi molto a scoprire che era un feticista.
    
    Ci sedemmo quindi di fronte a quello striminzito tavolino.
    
    La chiacchierata durò pochissimo. Edoardo spruzzava fuori testosterone e feromoni, ed io voglia di provare a stare finalmente con un uomo vero.
    
    -Che ne dici Giulietta se mi accompagni in macchina?-.
    
    Da un lato avrei voluto dirgli di no. Non ero pronta, non ero uscita per scopare quel pomeriggio. Volevo solamente fare due chiacchiere con una persona che forse si sarebbe rivelata interessante. Ma non ebbi scampo.
    
    Una volta salita a bordo, mise i soliti tormentoni estivi e si diresse fuori ...
    ... città in aperta campagna. Accostò. Ci baciamo intensamente.
    
    Il suo alito aveva un che di alcolico. Da vero uomo duro. Non come quel pezzente di Piero.
    
    Edoardo scoprì subito le carte nascoste. Tirò fuori il suo enorme cazzone di 23 centimetri.
    
    Si, al liceo prima di conoscere Piero ero stata con qualche altro ragazzo, mi ero fatta le solite tre-quattro scopate da liceale di rito. Ok, gli altri non avevano un cazzetto come Piero, ma neanche un bestione del genere. Rimasi sbalordita.
    
    Eddy o non Eddy, a me non era mai piaciuto succhiare cazzi.
    
    -No, grazie, quello che vuoi, quando vuoi, ma questo proprio no…- dissi
    
    Lui sospirò dicendo -Va bene, allora ti porto a casa-.
    
    Mentre stava per rivestirsi mi tuffai verso i suoi genitali.
    
    Erano anni che non facevo un bocchino. Lo presi in bocca. Quella si che era una cappella grande. Non arrivai neanche a metà che rischiai di soffocare.
    
    Da sotto lo vedevo gemere come il grande porco che era.
    
    Inizia a fare sù e giù con la testa. Le sue gambe e le dita dei suoi piedi si flessero.
    
    Edoardo era al culmine dell’estasi. Evidentemente mi ricordavo ancora bene come si faceva un pompino a regola d’arte. Dopo un pò venne, inondando le mie piccole labbra di quello tsunami di sborra acida. Ma per me non c’era mai stata una cosa più dolce da bere al mondo.
    
    Era appena iniziata la relazione che avrebbe per sempre cambiato il corso della mia vita… 
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