1. L'inizio di tutto 2


    Data: 27/11/2021, Categorie: Incesti Autore: TATO, Fonte: EroticiRacconti

    ... buona, sapevo che era frequentata da tipacci, entrammo in un bar, che avevo già visto da lontano, ma mai entrata.
    
    Una volta al suo interno vidi il solito bancone lungo la parete, alla mia destra un flipper, e poi dei tavolini con degli avventori, seduti, poi una seconda sal, con un biliardo al centro, e alcuni uomini affacendati nel gioco, a sinistra uno sgabuzzino dove vide impilate delle casse e una specie di divano, e alla destra i bagni.
    
    Appena entrati nella sala biliardo, si vedeva una porta, che scoprii dopo, dava su una sala, adibita al gioco delle carte, illecitamente chiaramente, ed era lì, che il mio amore aveva perso il suo danaro, e così, una volta nel bar, mio cugino, con fare sottomesso, saluta il titolare, un Uomo sulla sess'antina, baffoni che spiccano sul suo viso, occhi accesi e furbi, ben piantato, cierca uno e novanta, di origini Calabresi, si gira, ci saluta e poi ci raggiunge, ottimo, seguitemi, e saliamo una scala a chiocciola che ci porta nel suo appartamento, dove, intenta a cucinare c'è la moglie, una donnina l'opposto di lui, piccola tarchiata un grosso seno, bruttina e scialba, si accomodano al tavolo e iniziano a discutere, poi, poco dopo, Pino, il proprietario del bar, per tutti lo Zio Pino, per rispetto, mi dice di avvicinarmi, mio cugino abbassa gli occhi, spogliati ragazzina mi dice, io lo guardo, non ...
    ... capisco, guardo mio cugino, lui non alza la testa, Zio Pino, alza la voce, stupida fai quello che ti ho chiesto, lo capisci l'Italiano o devo usare questa, e mi presenta una mano, mi viene da piangere, e così, assaggio un ceffone dalla Zio Pino, che mi scaraventa sul tavolo, inizio col togliermi le scarpe, poi scivolano a terra i pantaloni e tolgo la maglietta rimanendo in intimo.
    
    Lo Zio mi scruta, poi si avvicina mi palpa le natiche, il piccolo seno, e poi infila la sua manona negli slip, afferra il mio cazzetto e le palline, e stringe, fa male urlo e lui ride.
    
    Poi si risiede, bene, guarda mio cugino e dice, tu vattene e non farti più rivedere o saranno guai, lui fugge in men che non si dica, io non capisco, piango, poi si avvicina, lei, che chiamerò poi Zia, mi prende per mano e mi porta in camera sua.
    
    Cerca di coccolarmi, appare lo Zio, hai capito cosa è successo stupida, no dico non capisco, il tuo cuginetto mi deve un sacco di soldi e tù sei il pagamento, da domani, al pomeriggio, verrai al bar, la Zia ti procurerà gli abiti adatti, i trucchi e servirai ai tavoli, e quando te lo dirò, sarai gentile con certi clienti, e pagherai i debiti del deficiente, cerca di essere puntuale domani alle due, altrimenti ti mando a prendere, e finisci in un bordello non al bar, mi rivestii e fuggii a casa, telefonai a mio cugino, ma non mi rispose. 
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