1. Ricordo di un viaggio in francia


    Data: 26/11/2021, Categorie: Tradimenti Autore: Amotuttodime, Fonte: Annunci69

    ... finalmente apprezzati e che soddisfazione succhiare finalmente un signor cazzo!
    
    Sergio, allibito ed impotente era uscito dal camper, osservava la scena senza dire niente; anzi notai che si toccava il membro per l'eccitazione. Con la lingua seguivo il profilo dell'asta, lasciandovi sopra quanta più saliva possibile e sgrillettandomi furiosamente con la mano rimasta libera. Il contadino con un tono padronale disse: “L’ho sempre detto che le Italiane sono le più belle! Ma quanto sei troia! Sei stupenda in tutto: i seni sodi, il culo liscio, la bocca carnosa… ah! Sì ! Che bocca calda… ah! Così mia bella bagascia, così! Succhia il mio uccello! Siii! Succhia fino alle palle! Cazzo se si vede che ti piace il cazzo! Eri in astinenza puttana?!”. Io non parlo il francese ma lo capisco bene, e quel misto di complimenti e mostruose porcate mi fece impazzire!
    
    “La tua fica ha bisogno di una bella leccata, sai? Mi è sembrato prima che tuo marito non sia stato molto capace”, disse l’agricoltore.
    
    Di colpo il francese mi prese dai fianchi, aveva una forza incredibile, e in pochi secondi mi ritrovai sul cofano del trattore a gambe aperte con la fica in fiamme mentre la sua abile lingua rovistava nel mio ventre in modo magistrale. L’ispida barba incolta mi solleticava dolorosamente il linguine e l’agricoltore, quasi divertito, succhiava i copiosi umori che colavano lungo le mie gambe.
    
    Sergio, che non voleva starsene la' a guardare, si avvicinò, ma la cosa dette molto fastidio al ...
    ... mio stallone di campagna, al tal punto che si alzò di scatto, si diresse verso il retro del trattore e prese una grossa corda ruvida.
    
    " Te devi stare al loro posto, limitati a guardare!!” sentenziò, e aggiunse:” Il tuo momento prima lo hai avuto, ma non gli è bastato, lei vuole un vero stallone!!".
    
    Afferrò Sergio e cominciò a bloccarlo nella portiera aperta del camper, e devo dire che mio marito non fece particolare resistenza.
    
    “Sono d’accordo!”, risi sadicamente: “legalo bene!”
    
    Il contadino, tornò da me, mi girò mettendomi a pecora davanti alla faccia di mio marito e dopo essersi lubrificato la cappella con un paio di sputi mi fece divaricare le gambe e mi piantò nella fica, senza troppi convenevoli, tutta la sua quercia. Urlai di dolore in faccia a Sergio! Ma dopo qualche secondo provai un immenso piacere.
    
    “Siii! Scopami sono la tua schifosa puttana! Spaccami la fica!” urlai.
    
    Mentre le mie tette sbattevano, l’abile stallone mi accarezzava la schiena con dolcezza e nello stesso tempo assestava colpi d’ariete nella fica, a volte anche un po’ dolorosi, ma che mi facevano godere troppo per pensare al dolore. In preda ad una totale estasi implorai: “Voglio il tuo cazzo nel culo! Lo voglio nel culo! Là dove non è entrato mai il cazzo di mio marito!!”.
    
    L'agricoltore non perse tempo, sfilò il suo bastone dal mio ventre, mi fece girare tenendomi sempre piegata. Mi riempì nuovamente l’esofago con il suo membro sempre più turgido. Adesso era ricoperto completamente ...
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