1. Mamma e sorella 2


    Data: 24/11/2021, Categorie: Incesti Autore: TATOTATO, Fonte: EroticiRacconti

    Una volta divenuta la donna di papà, la mia vita cambiò radicalmente, non indossai mai più abiti maschili, e grazie alle mille conoscenze della mia famiglia, cambia scuola e finii in un'istituto femminile, che aveva accolto molte ragazze come mè, e non ero l'unica nemmeno in quel periodo, ma grazie ai preti e suore che gestivano lo stesso, non ebbi mai problemi.
    
    Ero costretta però per il primo anno, a viverci in settimana, e rientravo solo il venerdì alla una.
    
    In tempo per prepararmi per Papà, che era un'amante esigente, ma passati un paio di mesi, mi accorsi, che il rettore, era molto interessato alla mia persona.
    
    Spesso se mi incontrava, si fermava a parlare con mè, mi chiedeva come andava, e se avevo problemi, indicandomi lì, io arrossivo, e lui spesso ridendo, mi diceva di rivolgersi a lui, se ne sentivo il bisogno, e così, iniziò una specie di gioco trà mè e lui.
    
    Io iniziai, a cercarlo apposta, fermarlo per chiacchierare, e non mancava volta, che, procurandomi un'erezione, lo potesse vedere dal sollevamento della gonna, una volta osai di più, mi masturbai e mi sporcai la gamba e la scarpa di sperma, e appeno se ne accorse, ebbe una violenta erezione, tanto da doverlo afferrare dalla tasca della tonaca per evitare che se ne accorgessero i compagni cha passavano.
    
    Poi una sera, eravamo già a letto, quando, il Don venne atrovarmi, entrò senza bussare e mi fece cenno di tacere, io ero nuda sotto le coperte, lui si sedette al mio fianco, e mi disse che quanto ...
    ... accaduto pochi giorni prima, di sicuro mi aveva turbato, e che dovevo stare attenta, a non perdere per strada i miei umori, se dovesse succedere ancora, chiamami mi disse che ti aiuterò io, e parlando, mi accarezzo, i capelli, e poi il viso, faticava a parlare, sentivo il suo fiato pesante, io sorrisi.
    
    Poi scese, e scostò un poco le coperte, e mi toccò il piccolo seno che stava nel frattempo crescendo, grazie a delle cure ormonali, e si accorse che ero nuda, scostò il lenzuolo e mi scoprì.
    
    Mi ammirò per un attimo, e poi mi fissò il cazzo, duro, scappellato, senza un pelo, la cappella rosea, allargai un poco le gambe, e mi accorsi che era mio.
    
    Come una troietta navigata, mi leccai le labbra, ed emisi un piccolo gemito, e la mia mano scese sul mio ventre, e l'altra sul piccolo seno.
    
    Lo fissai negli occhi, e poi li chiusi, e dissi siiii, un attimo dopo sentii le sue labbra sul mio cazzo, e la sua lingua che lo leccava, e un attimo dopo, era tutto infilato nella sua bocca.
    
    Ecco mi dissi, ora sei mio tesoro, e afferrai la sua testa, e lo aiutai nel pompino, e pochi minuti dopo, venni nella sua bocca, in un'esplosione di piacere.
    
    Poi una volta che si fù staccato, sollevai le gambe e le portai fino a toccare il mio seno, lasciando oscenamente aperta la porta posteriore, lucida di umori, e palpitante, il Don si alzò, e si sfilò in un lampo la tunica, rimanendo nudo, in mezzo alle gambe, si trovava un palo di carne, più grande di quello di Papà, lo osservai per un ...
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