1. Quel gran genio della mia amica.


    Data: 22/11/2021, Categorie: Feticismo Autore: Signor F, Fonte: EroticiRacconti

    Sono un bel ragazzo, l'ho sempre saputo e mai negato. Ciononostante mi sono sempre comportato in maniera rispettosa verso le ragazze che mi volevano, essendo sempre molto sincero con loro e non approfittandone, se capivo che c'erano in ballo dei sentimenti.
    
    Ai tempi del liceo, c'era una mia amica che spudoratamente mi voleva, ma che io non ho mai trovato attraente nonostante le volessi bene. Col tempo ci siamo sempre frequentati meno, restando comunque in buoni rapporti.
    
    Una sera, complice un fortuito caso, ci ritrovammo in giro, ci fermammo a parlare e poco dopo lei mi portò volutamente nel discorso sesso e affini.
    
    Esteriormente lei non era mai cambiata: molto bassa, con un fisico che difficilmente poteva far gola. Tette piccole, culo grandicello ma non molto bello, e credo neanche particolarmente sodo. Il viso però non era male, occhi un misto tra verde e azzurro, capelli castani e lineamenti ben fatti, soprattutto le labbra. Pelle chiara e molto liscia.
    
    Devo ammettere che, per mio personalissimo gusto, ho sempre apprezzato un paio di dettagli del suo corpo: il primo, le mani sempre curate e molto ben fatte, il secondo, delle cosce grandi e dei polpacci molto evidenti che lei chiamava "da tennista", nonostante non sapesse nemmeno cosa fosse il tennis.
    
    Parliamoci chiaro, io sono un feticista nato e amo le donne giunoniche e muscolose ma, questo delle gambe, mi ricordava vagamente uno dei particolari che piazzavo sempre nelle mie fantasie.
    
    La serata ...
    ... procedeva piacevolmente, e io me la filavo il meno possibile perché era evidente il suo secondo scopo, anche se mi faceva piacere che lei fosse lì, perché tutto sommato era una ragazza intelligente e di ottima compagnia.
    
    Decisi di salutare tutti per andarmene, e come purtroppo avevo previsto, lei fece di tutto per venire con me e ci riuscì. Appena ebbe la possibilità mi disse senza fare giri di parole "Ti prego, dammi almeno la possibilità!". Poi aggiunse "Vengo da stasera se sei solo, e se puoi e ti va, fammi restare anche domani".
    
    Io non avevo la minima intenzione di accettare e glielo feci capire, ma lei mi mise una mano in mezzo alle gambe. Una mano curatissima, piccola e affusolata, con french bianco sulle unghie un po' lunghe e con le vene sul dorso che spiccavano. Decise poi di giocarsi il jolly dicendomi "Sono feticista, se ti interessa!".
    
    Era molto in ansia, perché sapeva che semmai io avessi rifiutato, avrebbe perso qualsiasi opportunità, tra cui anche quella di rimanermi semplice amica.
    
    La sua fortuna fu proprio questa dichiarazione appena fatta, e che lessi in lei una determinazione mai notata prima. In più, quella sera aveva delle mani veramente arrapanti!
    
    Salimmo a casa mia, io mi lavai in un bagno e lei nell'altro, e dopo un bicchiere di vino, si tolse le Converse All Star bianche basse e poi i jeans, quasi come se sapesse che le uniche parti che avrebbero potuto avere effetto su di me, erano le gambe e le estremità. Iniziò a toccarmi coi piedi ancora ...
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