1. The cuckold.


    Data: 21/11/2021, Categorie: Tradimenti Autore: pennabianca, Fonte: Annunci69

    ... anzi, decisamente grosso! Sento dentro di me uno strano languore, che mi fa tremare le gambe, mentre lui si avvicina e mi fa inginocchiare.
    
    «Succhiami! Dai, che aspetti? Desidero la tua bocca sul mio cazzo. Che c’è, non lo sai fare?»
    
    Resto immobile ad ammirare una simile meraviglia della natura. Lungo, grosso, venoso con un’enorme cappella. Per un attimo ho paura, al pensiero di prenderlo dentro di me. Timidamente lo prendo in mano ed appoggio la bocca sulla punta. Lecco piano, lui geme, mi mette una mano sulla nuca e vi spinge su per infilarmelo in gola.
    
    «Dai, piccola, non esser timida. Capisco che sia abbastanza grosso, ma non morde, anzi, ti farà godere tanto».
    
    Lo ingoio più che posso, mentre sento la mia micetta bagnarsi e fremere dal desiderio di esser sfondata da quel palo. Mi solleva sulle braccia e mi porta in camera da letto. Distesa al contrario, mi fa riprendere a succhiare, mentre lui si dedica a fare lo stesso a me.
    
    «Accidenti, quanto sei fradicia! Credo che avrai modo di farti una bella scopata. Brava, leccami tutto che poi ti sfondo».
    
    Fa scorrere velocemente la lingua lungo lo spacco e lo sento raccogliere e gustare i miei umori, che ora sgorgano copiosi. Mi succhia il clito, mugolo di piacere, con in bocca tutto il suo palo che ha conficcato dentro la mia gola; godo, mi sta facendo impazzire. Si sposta, mi mette due dita dentro, facendomi venire.
    
    «Come sei stretta! Dovrò aprirti ben bene, altrimenti non riuscirai a prenderlo ...
    ... dentro».
    
    Mi scopa con le dita, vengo e mi ritrovo ad urlare il mio piacere. Godo, lo supplico di continuare. Lui sposta l’altra mano e m'infila un dito in culo. Ho uno scatto. Lui percepisce che ho il culetto inviolato.
    
    «Accidenti! Ma sei anche vergine di culo! Quel coglione di marito che ti ritrovi, non ha mai assaggiato il tuo meraviglioso culetto! Provvederò io a sfondarlo a dovere. Questo cambia molte cose. Adesso scopiamo, poi ti spiego».
    
    Mi distende sotto di se, mette un cuscino sotto le mie chiappe, poi lentamente appoggia il suo cazzo fra le labbra fradice della mia fica, che lo reclama emettendo umori in continuazione. Lo spennella lungo il solco, fin quando non mi trattengo e lo imploro di scoparmi. Lentamente lo spinge dentro. Lo sento aprirmi. Sento la grossa cappella che si fa strada dentro la mia fica: lo accoglie, ben lubrificata dai tanti umori che secerne. Lui spinge tutto il palo, fin quando non tocca il fondo. Lo sento sbattere con forza contro l’utero. Grido il mio primo vero orgasmo. Sento il mio corpo percorso da una scarica di piacere, che mi fa tremare tutta. Lui resta piacevolmente sorpreso da tutto questo mio godere.
    
    «Accidenti, piccola troietta, sei già venuta? Non ti facevo così piena. Ma da quanto non godi?»
    
    Lo guardo estasiata. Dalla mia bocca escono parole che stupiscono anche me.
    
    «Scopami. Sfondami tutta. Fammi quello che vuoi, ma fammi godere. È una vita che non godo».
    
    Mi pompa lentamente. Affonda deciso, quasi tutto dentro, per poi ...
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