1. Gioco di sguardi


    Data: 21/11/2021, Categorie: Sentimentali Autore: MJ90, Fonte: EroticiRacconti

    Il mio flirt con Laila è andato avanti per tantissimo tempo: lunghe chiaccherate di persona e sulle chat, doppi sensi, luminosi sguardi fugaci.
    
    Una mattina ero fuori dal portone dell’università che fumavo una sigaretta quando mi sentii chiamare; alzai lo sguardo e me la ritrovai tra le braccia che mi stringeva. I nostri incontri sono sempre stati così calorosi anche se finora non c’era stato nulla.
    
    Laila, visto il caldo, si era messa una lunga veste rossa con disegni floreali, gialli e blu che le scendeva fino alle caviglie dove erano allacciati due sandaletti di cuoio marrone. I lunghi capelli neri si muovevano alla calda e leggera brezza estiva e contrastavano sulla sua pelle molto chiara, sull’ovale del viso con quelle sue guanciotte paffute da ragazzina.
    
    -Mi sei mancato tanto! Questo periodo di lontananza non sembrava finire mai nella mia casa in Sicilia-
    
    -Anche tu- le risposi guardandola nei suoi profondi occhi da cerbiatta; il nostro sguardo fu più eloquente di un fiume di parole.
    
    Lei mi piaceva un sacco ed era quel tipo di persona che quando vuole una cosa se la prende ma fino a quel momento, ero riuscito a tenerla sempre sul filo; quando sarebbe stata cotta a puntino avrei sferrato l’attacco finale.
    
    -Devo andare a sfare le valigie ma prima sono passata a salutarti! Non potevo resistere senza vederti-
    
    -Aperitivo con mascherina? Passo a prenderti alle 7?-
    
    -Certo. Mamma mia che caldo però! Mi sto squagliando qua fuori ed è meglio che vada in ...
    ... bagno a rinfrescarmi. Mi terresti la borsa?-
    
    -Che domande! Certo puzzola-
    
    Entrammo al pian terreno della Facoltà e ci dirigemmo verso la toilette. Prima di entrare, il gel disinfettante era lì sul tavolino ad aspettarci.
    
    -Mi sembra di essere in un film zozzo- esordì Laira -Hai presente quando usano gli olii-
    
    -Sei proprio depravata! Così non ti facevo…Però!-
    
    -Suvvia strullo- ribattè divertita fingendo, senza successo, di imitare la calata toscana.
    
    -Amunì puzzola- le risposi con una voce profonda, un mix tra il Padrino e John Wayne che ci fece ridere tutti e due complici.
    
    -Quanto mi fai divertire- si avvicinò fin quasi a sfiorarmi e accarezzandomi una guancia. Partì uno dei nostri soliti sguardi strani e…le nostre lingue si intrecciarono: chiusi gli occhi mettendo le mani sui suoi fianchi, con delicatezza.
    
    -Perdonami caro- mi sussurrò staccandosi di poco ma la mia bocca la cercò di nuovo e tornammo a limonare più di prima. Le nostre mani cercavano ognuna il corpo dell’altro; le accarezzavo la schiena, la vita ed i fianchi ampi, il ventre sodo e morbido, le natiche.-
    
    -Andiamo dentro bimbetto che se ci beccano qua dentro è un ‘asino-
    
    -‘Un ti riesce a fare come noi- la canzonai trascinandola nel primo bagno, ricavato in un sottoscala, chiudendo la porta dietro e di me e attaccando la lingua alla sua.
    
    Dopo un tempo che mi parve lunghissimo Laila si staccò da me e passò a leccarmi il collo, mordicchiando un orecchio e scendendo verso i pantaloncini. Il ...
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