1. Tornavo dal lavoro


    Data: 16/11/2021, Categorie: Erotici Racconti Racconti Erotici, Tradimenti Autore: gabrianna, Fonte: RaccontiMilu

    ... al bagno era libero, girò la maniglia fredda ed entrò, ma non la richiuse. Posò la borsa sul pavimento, si guardò allo specchio passandosi la lingua sulle labbra e la mano destra aperta sui capelli per ravvivarli, cercava di riprendere respiro, ma la porta si aprì dietro di lei, non si mosse, la senti richiudersi, e questa volta sentì il chiavistello girare. Rimase voltata sul lavandino, l’uomo non aprì bocca, la strinse con forza sui fianchi, la costrinse in una morsa e la spinse premendola con il ventre contro il lavandino, sentì il membro indurito, grosso sotto i pantaloni, mentre con la lingua le ansimava frugandola dietro l’orecchio, poi la girò verso di lui e le morse le labbra e con le mani le palpava avidamente il sedere prima sopra la gonna, poi infilò le mani sotto e le agguantò le natiche divaricandole, Cristina sentì male, ma ormai il piacere le bagnava le cosce e con le mani accarezzò il membro indurito dell’uomo sotto i pantaloni, e non si oppose quando l’uomo la girò sul lavandino, le alzò la gonna che ormai era uno straccio stropicciato, le spostò le mutandine bianche e tenendole con la mano destra la testa abbassata si sbottonò i pantaloni, ed il suo membro le scivolò dentro come un coltello nel burro, mentre gli stringeva , ...
    ... come in una morsa , fianchi lei si appoggiò al lavandino, furono pochi colpi dati e desiderati con la forza dell’insulto, Cristina lo sentì ansimare e venirle dentro in lunghi potenti getti e la sperma le colò lungo le cosce; poi Cristina si girò e vide il membro turgido, rosso, che ancora colava, offrì il seno all’uomo che le succhiava i capezzoli e le masturbava il clitoride bagnandosi le dita dell’umore che scendeva tra le sue cosce, Cristina gli strinse ancora il membro con forza in una masturbazione frenetica ed arrivò urlando di piacere. Poi l’uomo col gomito spostò la leva dell’acqua, si lavò il membro, trasse di tasca un fazzoletto stropicciato e lo asciugò, Cristina prese dalla borsetta dei fazzolettini di carta e se li passò in mezzo alle cosce, l’uomo con il membro ormai rimpicciolito si girò sul water e Cristina lo sentì svuotarsi definitivamente, poi gli chiese di uscire, richiuse la porta, si ricompose, il treno ora era fermo alla stazione, non tirò ancora l’acqua , nel corridoio ora si sentivano voci di persone che salivano. Cristina lasciò che il treno ripartisse, uscì , si rese conto che ormai era arrivata, si guardò attorno, era sola vicino alla porta, ma forse non le dispiaceva, si augurò che la spirale fosse stata ben sistemata. 
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