1. Storie di una brava bambina -7


    Data: 15/11/2021, Categorie: Incesti Autore: LuceS, Fonte: EroticiRacconti

    ... riposare.
    
    “Vieni qui,” disse mio zio prendendomi una mano e tirandomi a sé. “lecca via tutto” aggiunse, indicando i miei umori.
    
    Incapace di qualsiasi forma di ribellione nei suoi confronti, acconsentii alla richiesta. Mi inginocchiai, senza smettere di guardarlo, e piano piano con la lingua raccolsi il frutto della mia eccitazione.
    
    Aveva un sapore amarognolo.
    
    Ne avrei sicuramente fatto a meno, tuttavia vedere di nuovo il pene di mio zio in erezione mi diede la spinta a continuare.
    
    Avrei voluto afferrare il suo cazzo e segarlo, come era già avvenuto, ma lui non me ne diede possibilità.
    
    Dopo aver leccato tutto, mi fece alzare e mi disse con voce perentoria di voltarmi e appoggiare le mani sul tavolo.
    
    Lo sentii sputare saliva su una mano, poi cominciò a stuzzicare il mio ano.
    
    Il mio respiro si fece nuovamente pesante, e non solo per l’eccitazione. Non avevo mai fatto sesso anale perciò mi sentivo spaventata.
    
    Tuttavia il mio corpo pareva apprezzare le attenzioni di mio zio. Piano piano sentii l’eccitazione aumentare.
    
    “Ti piace, eh?” disse beffardo.
    
    “Continua” lo supplicai a mia volta.
    
    Mio zio mi accontentò perché subito infilò un dito. L’azione, fatta a bruciapelo, mi provocò uno strano senso di dolore. Mi lasciai sfuggire un gemito lungo, un po’ infastidita.
    
    “Continua…” dissi.
    
    E allora le dita divennero due. Si muovevano con forza, allargandomi senza pietà il mio piccolo buco vergine.
    
    Quello che era inizialmente dolore vero e proprio, ...
    ... divenne via via fastidio, e poi piacere.
    
    Il mio sesso era di nuovo gonfio e bagnato.
    
    Le dita di mio zio si muovevano veloci, stuzzicandomi tanto l’interno quanto la pelle esterna dell’ano.
    
    Gemevo ormai senza alcun freno.
    
    “Preparati, bambolina” mi disse. “Questa volta farà male”.
    
    “No, ti prego, continua… continua!” supplicavo.
    
    Sentii scivolare via le dita e capii subito a cosa mio zio si riferisse. Ben presto sarebbero state sostituite dal suo cazzo duro e grosso.
    
    Chiusi gli occhi e presi un gran respiro.
    
    Potevo sentire la punta della cappella indugiare, saggiare quella piccola apertura.
    
    La cappella entrò piano, provocandomi dolore. Strinsi forte i pugni. I colpi erano lenti e brevi.
    
    “Continua…” mormorai tra un respiro mozzato e l’altro.
    
    Mio zio allora entrò con tutto il suo cazzo.
    
    Fu una spinta dolce, ma mi sentii squassata ugualmente. Boccheggiai dal dolore.
    
    Il suo membro era davvero grosso, potevo avvertirlo in tutta la sua interezza.
    
    Rimase fermo per un po’, facendomi abituare a quel corpo estraneo, poi uscì fuori e mi penetrò con un secondo colpo più forte del primo.
    
    Le spinte divennero regolari, più veloci e più forti. Non solo la mia eccitazione, ma anche quella di mio zio stava aumentando.
    
    Mi sentivo fragile, sul punto di rompermi, ma poi, senza nemmeno accorgermene, notai che quelle spinte mi stavano inondando di piacere. Un piacere intenso, molto più intenso di quanto avessi mai provato fino a quel momento.
    
    Le palle ...