1. Storie di una brava bambina -7


    Data: 15/11/2021, Categorie: Incesti Autore: LuceS, Fonte: EroticiRacconti

    Parte settima
    
    Dopo l’orgasmo mi sentivo spossata.
    
    Potevo sentire sulla pelle tutta la stanchezza del viaggio, l’eccitazione crescente che m’aveva accompagnata fino in casa, fino a quel letto su cui ero stesa e su cui erano ancora ben visibili i miei umori e il liquido seminale di mio zio.
    
    Rimasi qualche minuto ferma, assaporando il piacere del momento, mentre lo sperma si seccava lentamente sulla pelle. Poi mi alzai, un po’ a fatica, e mi diressi in cucina. Avevo bisogno di bere qualcosa.
    
    Forse la stanchezza, forse l’eccitazione o forse entrambe mi avevano letteralmente disidratata.
    
    Mi avvicinai al frigorifero, lo aprii e presi la prima cosa che vidi: una bottiglietta di coca in vetro. La aprii e bevvi a grandi sorsi.
    
    Mio zio, intanto, mi aveva raggiunto. Se ne stava fermo sulla porta ad osservarmi. Potevo sentire il suo sguardo sulla pelle. Potevo sentirlo indugiare sul collo e sulle spalle sudate, sul seno sodo, e poi correre lungo la schiena fino al sedere. Indugiò parecchio su quel punto e a me tornarono in mente le sue parole.
    
    “Sono davvero stanca” dissi con una mezza risatina. Mio zio rise con me mentre si lasciava cadere su una sedia.
    
    Lo raggiunsi e mi accomodai a cavalcioni su una delle sue gambe. Come quando ero piccola e lui mi lasciava giocare, mi faceva dondolare e ridere.
    
    Il ricordo mi eccitò all’istante. Sentii il mio sesso bagnato posarsi sulla sua pelle, lasciare una piccola impronta bagnata.
    
    Mio zio mi scostò una ciocca di ...
    ... capelli dalla fronte.
    
    “Vuoi giocare, piccola Lu?” domandò allusivo. Con ogni probabilità anche a lui erano venuti in mente i nostri giochi innocenti. Innocenza che ormai tra noi non esisteva più.
    
    Senza dargli alcuna risposta, se non un sorrisetto malizioso, presi a strusciarmi sulla sua coscia, appoggiando i palmi delle mani sul suo torace. Mi muovevo piano, lasciando che i miei umori bagnassero la sua pelle.
    
    Mio zio cominciò ad accarezzarmi la schiena: con le dita scorreva lungo la mia spina dorsale, provocandomi brividi di piacere, fino ai fianchi e al sedere.
    
    Tanto più cresceva la mia eccitazione, tanto più velocemente mi strusciavo.
    
    Sentivo tutto il sesso, ormai bagnatissimo, toccare la pelle calda di mio zio, del mio amante.
    
    Senza rendermene conto presi a gemere. Il mio respiro diventata sempre più corto mentre mi zio non smetteva di accarezzarmi. Anzi le sue carezze diventano sempre più lunghe, indugiavano sempre più sui lembi della mia pelle accaldata.
    
    “Ti desidero,” sussurrai al suo orecchio, quando ormai sentivo di essere sul punto di venire. “Ti desidero moltissimo, zietto caro”.
    
    Aumentai il ritmo, fino a quando esplosi in un orgasmo fortissimo.
    
    Mi accasciai su di lui mentre riprendevo fiato. Lo abbracciai e gli baciai il collo.
    
    Poco dopo mio zio si sciolse dalla mia morsa. Guardò a lungo gli umori che avevo lasciato sulla sua coscia.
    
    Io ero ancora scossa, ancora spossata e sudata. Desideravo solo farmi una doccia e mettermi a letto per ...
«123»