1. Serata Inattesa


    Data: 20/05/2018, Categorie: Tabù Autore: Trooper82SA, Fonte: xHamster

    Era un giorno d’inverno. Uno di quei giorni dove la pigrizia la fa da padrona. Spike spesso era avvolto da questo stato mentale che non lascia spazio ad attività di alcun genere. E gli capitava spesso quando non aveva nulla in programma di particolare.
    
    Decise così di scendere a fare due passi prima ancora che calasse il Sole. Attraversò il Viale semi deserto a quell’ora. Giusto un paio di temerari che, sfidando il freddo rigido di quei giorni, andavano a correre nel parco situato lì nelle vicinanze. Spike, avvolto nel bavero alto del suo cappotto nero li guardava con invidia. Quell’invidia bonaria di chi vorrebbe fare lo stesso ma che rimanda quell’oggi al domani e che poi si trasforma in dopodomani e così via.
    
    Raggiunse il bar dell’angolo e si fermò a prendere la sua solita Tennent’s nella speranza di fare due chiacchiere con il barista che ormai conosceva da anni. Qualche minuto dopo entrò alle sue spalle Tania. Una sua vecchia amica di quella adolescenza fatta anche di primi esperimenti sessuali e non solo. Spike la invitò a sedersi al tavolino a bere qualcosa con lui. Lei accettò prendendosi solo un caffè macchiato.
    
    Iniziarono a parlare del più e del meno. Ricordarono “i bei tempi andati” e si raccontarono anche il loro presente. Spike la guardava e non poteva fare a meno di osservare i suoi capelli castano chiaro più lunghi dell’ultima volta che aveva avuto modo di incontrarla. Ma non poteva non osservare il suo seno sempre sodo ricordandosela maliziosamente ...
    ... anche in “altre vesti” che aveva in qualche modo avuto la fortuna di vedere e toccare.
    
    Alla fine della conversazione Spike chiese se lei avesse programmi per la serata. Tania gli rispose che aveva un impegno con delle amiche che volevano andare al cinema e così i due si salutarono. Spike, con quel viso un po’ dispiaciuto di chi avrebbe sperato di trascorrere qualche ora in più con lei oltre a quell’incontro fortuito, pagò il conto. Nel baciarla, il profumo di Tania non fece altro che alimentare in Spike quei pensieri maliziosi che già durante la conversazione non era riuscito a trattenere.
    
    Tornò a casa dopo essersi trattenuto in strada per qualche ora. Una volta a casa organizzò la sua serata cucinando qualcosa che avrebbe poi consumato davanti al televisore seduto sul divano accompagnando il tutto con un calice di vino rosso.
    
    Erano ormai le 22 quando sentì citofonare. Andò a rispondere.
    
    “Chi è?”
    
    “Sono Tania, ti disturbo? Posso salire?”
    
    Spike era un po’ imbarazzato da questo evento inatteso. Aveva casa in disordine e la cosa lo imbarazzava un po’.
    
    “Certo, sali pure.”
    
    Quando aprì la porta la vide. Lei indossava un tubo nero di lana che le arrivava poco sopra il ginocchio, delle calze a rete nere e degli anfibi bassi del Dr. Martens oltre a quel profumo che Spike aveva già avuto modo di sentire al bar quando si erano incontrati.
    
    “Scusa l’ora ma in realtà la serata con le amiche è saltata perché non avevano molta voglia di uscire dato il freddo e così ho ...
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