1. Visioni di in uomo qualunque (1)


    Data: 27/10/2021, Categorie: Sentimentali Autore: PabloN, Fonte: EroticiRacconti

    ... giorno che si era attardato più del dovuto che la vide. Si era affacciato un attimo quando notó la luce accendersi nell’attico. Dapprima illuminò debolmente la stanza, probabilmente accesa solo nel corridoio.
    
    Poi invase la camera, e Lei entrò.
    
    Luigi Pandolfi restò incantato, senza parole. Mai aveva visto donna più bella. Non avrebbe saputo dirne l’età, così, a occhio. Ma quello era solo un dettaglio. Il suo corpo sinuoso si muoveva con la leggerezza di una farfalla, smuovendo appena l’aria. Gli sembrava di sentirne il profumo, la testa gli girava e il cuore aveva preso un ritmo suo, scollegato dal resto del corpo.
    
    Con un gesto deciso ma elegante del piede Lei si liberò di una scarpa, seguita subito dall’altra. Se ancora non fosse bastato, quel semplice gesto gettò Luigi Pandolfi nelle braccia di Amore. Non penso più ad altro, nulla più lo interessava. Solo Lei, la sconosciuta cui era bastato un elegante scuotersi della caviglia per incatenare il cuore di quell’uomo.
    
    La guardò abbassare lenta la lampo del vestito che ne avvolgeva il corpo. Come avrebbe voluto essere stoffa! Scaldarsi al calore di quel corpo divino. Assorbirlo, proteggerne le forme da occhi indiscreti. Vibrare al suono della sua voce.
    
    Il vestito scivolò giù e Lei rimase con il solo intimo addosso.
    
    Tutto il corpo di Luigi Pandolfi reagì a quella visione. Il respiro, dapprima sospeso, diventò quasi affannoso. Il ...
    ... cuore accelerò oltre ogni limite. Gocce di sudore imperlarono la fronte scendendo verso il colletto, incapaci di donare refrigerio alla sua pelle riarsa.
    
    Le mani sudate, gli occhi percepivano la luce con una tale nitidezza da essere quasi dolenti. Anche i suoni sembravano amplificati.
    
    Nulla rimase indifferente. Anche ciò che avrebbe preferito non partecipasse.
    
    Il suo membro era teso in un’erezione quasi dolorosa, di cui non aveva memoria. La sua mente cosciente gli ricordava il decoro, lo rimproverava per questa invereconda reazione. Non si fa! Non è così che si guarda una donna, smettila!
    
    Niente, il corpo reagiva ormai indipendente da ogni considerazione e morale. La desiderava come mai aveva desiderato qualcuno. E il gonfiore che protrudeva sotto la cintura glielo gridava a chiare lettere.
    
    Si allontanò dalla finestra ansimando. Non mi avrai, maledetto, pensò rivolto al suo membro. Sono ancora io che comando qui!
    
    Sembrò funzionare. L’erezione iniziò a scemare, lentamente.
    
    Quando, dopo alcuni minuti, tornò a guardare dalla finestra la luce era spenta, l’attico appariva vuoto.
    
    Ora Luigi Pandolfi aveva bisogno di tutto il suo ingegno per conoscere la donna che aveva preso possesso dell’appartamento.
    
    Ci avrebbe pensato e di certo sarebbe arrivato a una soluzione.
    
    Con questa idea fissa nella mente lasciò il suo studio e si immerse nell’aria calma della sera.
    
    Domani..domani. 
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