1. Alta marea


    Data: 26/10/2021, Categorie: Tradimenti Autore: E.Simmons, Fonte: EroticiRacconti

    ... plateale ma efficace. Sarò anche un figlio di puttana, ma la amo e sò come riprendermela. L'aria trema quando siamo così vicini. Prima che possa ricominciare con le domande premo la mia bocca sulla sua e la bacio, si irrigidisce ma non mollo la presa. Così schiude le labbra piano, quel tanto che basta per accogliere la mia lingua: non ho vinto la guerra ma ho guadagnato una tregua. Profuma di vaniglia e cannella, mai sentito odore più buono di quello della sua pelle. Allungo il braccio libero alla cieca e chiudo la porta. Fine del teatrino, il resto dello spettacolo è riservato.
    
    Tengo ancora la sua mano nella mia, poggiata sul cuore, mentre mi incastro fra le sue gambe per sentirla meglio. "Ti amo" le sussurro all'orecchio, mi morde le labbra. Non mi lamento, merito più di un morso. "Ti lascerò affondare i denti ovunque vorrai" ho la voce roca dall'eccitazione. Sposto delicatamente la sua mano dal mio petto all'ombelico, lascio che scivoli ad accarezzare il cavallo dei miei pantaloni, la voglio. Più che respiri i miei diventano grugniti, ha il potere di trasformarmi in un animale, se uno solo dei miei studenti mi vedesse così non mi basterebbe una vita a ricostruire la mia reputazione. Sento il suo corpo inarcarsi verso il mio e ne voglio ancora, voglio di più.
    
    "non qui" mi supplica "non in ufficio" ma è troppo tardi, ho il cazzo così duro che potrei venire senza spogliarmi: con una mano le slaccio i jeans mentre con l'altra la tengo incollata alla scrivania. ...
    ... Quest'ufficio non è mai stato ordinato comunque, quando avremo finito non si noterà la differenza, ma non posso promettere che quei maiali dei suoi colleghi non la sentiranno gemere. Tanto meglio per me, sapranno che è mia e di nessun'altro.
    
    Cerca di nuovo la mia bocca, ormai abbandonata fra le mie braccia, mentre mi faccio strada con le dita fra gli umori che le ricoprono le mutandine. Bene, è eccitata quanto me. Litigare le è sempre piaciuto. Mi chiedo se suo marito l'abbia mai scopata così, almeno all'inizio. Le infilo un dito dentro e le scappa un sospiro "voglio sentirti dentro di me" mi sussurra all'orecchio, fa correre la mano sulla cerniera dei mie pantaloni e si inginocchia per prendermelo in bocca, non c'è più traccia di pudore nel suo sguardo. La fede finisce buttata nel portapenne, insieme ad altri inutili gadjet aziendali, penso che per lei abbia lo stesso valore di quella merdosa penna bianca e le affondo nella gola più profondamente, voglio riempirla. Mentre la sua lingua calda percorre ogni centimetro del mio cazzo la mia mente va dalle sue cosce alle natiche, rinchiuse in pantaloni così stretti che niente è lasciato all'immaginazione. Se solo indossasse una gonna ogni tanto, mi risparmierebbe l'impaccio di liberarla da queste trappole denim.
    
    La rovescio sulla scrivania e tiro giù bruscamente i pantaloni, lasciando scoperto un culo che sembra scolpito da Michelangelo, le sue mani vanno istintivamente a stringere gli angoli della scrivania. E' una posizione che ...