1. Capitolo 6 – La mia storia con una donna sposata


    Data: 24/10/2021, Categorie: Erotici Racconti Racconti Erotici, Etero Autore: Giangi, Fonte: RaccontiMilu

    ... diversi minuti per tornare in noi.
    
    “GianLuca! … Non ho mai goduto così tanto …” mi sussurrò ansimante.
    
    Mi stesi sul letto e le chiesi:
    
    “Come mai mi hai detto di sborrarti in figa?”
    
    Mi prese il viso tra le mani mi baciò e sorridendo mi disse:
    
    “Mi devono arrivare le mestruazioni!”
    
    Ci facemmo la doccia insieme, ormai era diventato un rito dopo ogni scopata e andammo a letto e ci abbracciammo; lei prese sonno quasi subito mentre io rimasi sveglio a riflettere sul fatto che Cristina stava diventando sempre più importante per me, m’accorgevo che senza di lei non potevo più stare. Forse mi stavo innamorando perdutamente di lei. Ma non sapevo se dirglielo o meno forse per paura di rovinare tutto. Presi sonno anch’io. Era venerdì e io come ogni mattina andai a lavorare; ero un po’ triste in quanto domenica pomeriggio sarei dovuto tornare a casa dei miei genitori e l’idea non mi allettava proprio per niente.
    
    Mi arrivò un messaggio da parte di Cristina:
    
    “Mi è arrivato il ciclo! Non sto tanto bene … Mi dispiace!”
    
    La chiamai dicendole che non doveva essere dispiaciuta; erano cose del tutto normali e di lì a qualche giorno sarebbe tutto terminato.
    
    “Che comprensivo! … E che tesoro che sei! “ mi rispose.
    
    Terminammo la telefonata e io ripresi a lavorare mentre lei aveva preso un appuntamento dall’estetista poco dopo. La giornata passò anche velocemente, tornai a casa e Cristina era seduta sul divano; si percepiva che non stava bene; aveva mal di pancia ed era ...
    ... un po’ nervosa. La baciai teneramente e lei contraccambiò. Cenammo e poi guardammo un po’ la televisione e ce ne andammo a letto. Sabato mattina decisi di non andare a lavorare. Volevo stare il più possibile con Cristina in quanto domenica pomeriggio me ne sarei dovuto andare via. Ci svegliammo insieme e ci baciammo teneramente; azzardai a toccare il seno ma lei mi disse:
    
    “Non toccarlo che mi fa male! … E poi vedi che si è leggermente ingrandito!”
    
    Mi tolse la mano dal seno. C’alzammo, facemmo colazione e la mattinata proseguì normalmente. Pranzammo e poi verso metà pomeriggio decidemmo di fare un giro in città. La giornata era soleggiata, eravamo verso la fine di marzo ed era insolitamente calda. Mentre camminavamo sotto i portici Cristina fu fermata da una coppia (marito e moglie). Erano i signori Favaro, amici di Francesco. Io ero alcuni passi più indietro in quanto mi ero fermato a vedere del materiale high techesposto da un negozio d’elettronica. Alla vista delle due persone Cristina rimase sorpresa e alquanto imbarazzata. Si voltava continuamente verso di me e non sapeva che cosa rispondere alle continue ed incalzanti domande che la coppia le faceva.
    
    “Ma Cristina, dov’è Francesco? … Che cosa ci fai tutta sola in città? … Ma con chi stai passeggiando?”
    
    Non sapeva che cosa rispondere e il viso diventò nervoso e teso. A questo punto intervenni io.
    
    “Scusate se m’intrometto …. Buongiorno, io sono GianLuca un lontano cugino torinese di Francesco; sono iscritto ...