1. 088 – Mamma Sofia ingravidata dal figlio Cristiano


    Data: 19/05/2018, Categorie: Autoerotismo Etero Incesti Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu

    ... passeggiata, lei si offrì di accompagnarmi a casa in auto, naturalmente accettai di buon grado e una volta arrivati a destinazione, approfittando del fatto che in casa non c’erano i miei, la invitai a salire, e lei, che non aspettava altro, accolse immediatamente il mio invito, così in pochi minuti, ci trovammo in camera mia..
    
    La spogliai io, lei era arrapata al massimo, le piacevano i ragazzi giovani e io giovane lo ero davvero. Forse a me piacevano le donne molto più vecchie di me, con caratteristiche spiccatamente mediterranee. Mi piacevano scure di capelli forse perché all’opposto di loro io ero biondissimo. Le fighette che venivano a scuola con me mi morivano dietro, mi dicevano spesso che ero carino, e che impazzivano per i miei splendidi occhi azzurri, mi ammiravano anche per il fisico, che curavo particolarmente in palestra e anche giocando a calcio. Queste caratteristiche mi mostravano agli occhi delle ragazze come un bel fighetto ma non ero propriamente quel che si dice l’icona del macho virile. Possedevo anche un bel sederino con le chiappe sode e toniche e lì davanti, la natura mi aveva dotato di un gran bel cazzone. La mamma, quando ero più giovane, vedendomi mentre mi facevo il bagno, mi aveva detto che la mia grossa dotazione l’avevo ereditata dal nonno, ovvero da suo padre, che lei aveva visto nudo, quando l’aveva lungamente assistito in ospedale.
    
    Sto divagando troppo, ero in camera con Rossella e l’avevo spogliata, lei febbrilmente aveva ...
    ... provveduto a denudare me e si era subito abbassata a prendermelo in bocca. Le labbra carnose mi avvolgevano morbidamente il cazzo, lo sentivo scivolare dentro e percepivo la sua sapiente lingua leccarmelo contemporaneamente. In piedi, in estasi, godevo come un matto e”’
    
    ‘Sei, in casa??’
    
    Non feci in tempo, ne io a rispondere, ne Rossella a togliersi il cazzo dalla bocca, la mamma aprì la porta e infilò il viso all’interno”. Ci vide, lì in piedi, di profilo, la mia mazza aspirata dalla sapiente ed esperta bocca della donna, mi voltai verso di lei e non seppi dire altro che”
    
    ‘Chiudi la porta!!!’
    
    ‘Porca puttana, tu chiuditi dentro a chiave!!!!!’
    
    Inutile dire che il clone di mia madre, non terminò nemmeno il pompino e men che meno riuscii a scoparla; si rivestì infuriata e uscì tipo ‘Pantera Rosa’ da casa mia. Non la rividi mai più.
    
    Quella sera, addussi la scusa dello studio e non mi feci nemmeno vedere a cena, avevo timore che la mamma fosse incazzatissima e fino a quando i miei non si ritirarono in camera loro, io rimasi a stretto digiuno, poi di soppiatto mi infilai al buio in cucina e aprii il frigorifero. Feci sparire del formaggio, del prosciutto, assieme a un paio di panini e una bottiglia d’acqua e mi ingozzai velocemente.
    
    Mio padre, al mattino, uscì per ritornare al lavoro, le ferie per lui erano finite. Mi trovai da solo con la mamma, a colazione non parlammo e fino a mezzogiorno ci scambiammo giusto, giusto qualche parola assolutamente essenziale del ...
«1...3456»