1. Mi provochi notevolmente


    Data: 21/10/2021, Categorie: Erotici Racconti Racconti Erotici, Racconti sull'Autoerotismo, Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... capezzoli anelanti e impazienti di baci.Comodamente degradi e ti soffermi sul mio grembo con quel tocco di poca importanza che mi riempie di continui tremiti, io non oso muovermi, perché attendo che tu distribuisca quel regalo qualsiasi esso sia. Adesso sbarro gli occhi e fantastico,svolazzo, perché voglio avvertire la tua prodigiosamodalità, la tuastraordinariae sorprendentemaniera che mi pervade,sentendoinfine che tu diventi un altro. Tudistingui,conoscie ravvisimolto bene i miei pensieri,in modoaccennato ealquantodelicato ti sposti più in su di me allargandomi gli arti inferiori, io esamino il tuo cazzo davanti alla mia bocca, ma è un attimo, perché richiudo gli occhi e avverto la tua lingua e le tue dita che s’insinuano dentro di me.
    
    Tu seipiuttostocompetente e valido nel non far percepire il tuo corpo sul mio, acciocché la mia genialità sia in grado di proseguire a prolungare il senso che un altro individuo mi stia baciando, dove in realtà c’è solamente la tua bocca. Una bocca cheinveros’apre per raccogliere la mia perla, una lingua che giocaabilmente e avvedutamentecon la mia carne, delle mani che comprimono il mio seno, lo toccano delicatamente, lo premono e si trastullano con il rigonfiamento di quei bei capezzoli. Il tutto m’illanguidisce, io bacio la tua mascolinità,fremo,sussulto e ribollo, sfrego debolmente le mie labbra che poi si dischiudono, per accogliere il tuofavolosocazzoche adoro. Anche tu però rabbrividisci, mentre una bocca continua a regalarmi ...
    ... piacere, sì, quel godimentoe quell’ebbrezzache raggiungo e che ti faccio avvertire energica, potente, giacché è l’identico diletto, la stessa delizia che tu sapientementee dottamentem’offri. Il mio addome si protende, il dorso si flette, uno sfogo impetuoso mi cattura, mi conquista e si propaga invadendomi totalmente, perché avverto l’ondata irrefrenabile di quel godimento approdare, allagare, traboccare e in conclusione riempire interamente quella cavità che ha sete, visto che s’abbevera alla mia fonte, dopo giunge l’unanimeimmobilità e ilcompleto silenzio.
    
    Tu adesso muovieruditamenteil cazzo cadenzando il ritmo a quello del mio bacino, che insensibile, spietatoe inalterabilecontinua a farmi godere. Io m’inarco ancora di più per avvertire meglio quei baci, che generosamente mi sono donati e che iomagnanimamenteti regalo di rimando, trascinata dall’impulso di porgerti un poco di quel tanto che sto sperimentando. Tu sei riconoscente, perché lasci che la tua sostanza, il tuo elisir penetriinfiltrandosi nellamia bocca, per afferrare eperraccoglierein definitivail tuo sapore che mi esalta e che m’inebria, quanto la più zuccheratae divinadelle bevande.
    
    Io osservo frattanto il monitor, divarico le gambe e il pulsare s’accende nel rigonfiamento. Distolgo appena lo sguardo e lo poso sul mio cazzo, quello che vedo mi piace e ho l’indomabile eirresistibile esigenza di toccarmi. Lo raccolgo nelle mie mani lasciando intenzionalmente e rappresentando di porgerlo alle tua ardente bocca, a ...
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