1. La punizione del prof


    Data: 13/10/2021, Categorie: Etero Autore: Agirl, Fonte: EroticiRacconti

    E’ notte, una calda notte d’estate e la mia finestra è aperta. A casa dormono tutti, eccetto me. C’è qualcosa che mi tiene sveglia, qualcosa che tormenta il mio corpo e che mi fa sentire caldo non solo sulla superficie della pelle. E’ un tormento che nasce dal più profondo dei miei istinti, ho già capito cosa devo fare. In questo momento vorrei che qualcuno mi osservasse, ho scoperto la bellezza del mio corpo e le cose belle vanno condivise, penso. Ho messo un grande specchio sul muro proprio per guardarmi mentre mi vesto, mentre mi spoglio, mentre mi tocco. Tolgo il top rosa che indossavo, adesso il mio giovane seno è scoperto completamente e i miei capezzoli liberi si sono induriti. Mi affaccio alla finestra e mi metto una mano nelle mutandine, sono già bagnate al solo pensiero di poter essere vista. Spero il mio vicino non dorma, è un uomo adulto, ha circa 37 anni, è un professore di filosofia forte e sempre gentile; penso che a volte si senta in imbarazzo quando gli parlo. Mi accorgo che la luce della sua camera da letto è accesa ma le tende sono chiuse. Non mi importa, questo ha solo alimentato la mia speranza e la mia voglia di toccarmi. Mi sciolgo i capelli e abbasso le mutandine, lecco le mie dita tenendo lo sguardo fisso sulla sua finestra: deve sapere che è per lui. Le avvicino al clitoride caldo e gonfio e inizio a toccarmi piano mentre con l’altra mano gioco con i miei capezzoli. Che bel momento penso, accelero e mi scappa un gemito, vorrei proprio essere ...
    ... scopata. Continuo e continuo finché non sento le mie gambe tremare, il mio utero riscaldarsi e i miei liquidi fuoriuscire; eccolo, l’orgasmo. Mi avrà vista? Abbasso la tapparella e nel mentre noto che in contemporanea anche lui spegne la luce, magari guardava e si è reso conto che lo spettacolo è finito. Finisce così la mia estate, in balia di fantasie dopo aver scoperto l’erotismo del mio corpo.
    
    Primo giorno di scuola del mio ultimo anno di superiori e la prima ora di lezione è filosofia, decido di truccarmi e di mettere una maglia un po’ scollata con dei jeans aderenti che mi fanno proprio un bel culo. Insomma, mi faccio bella per lui. Entro in classe alle 8.00 e lui è già lì, seduto alla sua cattedra, io sono in anticipo e siamo soli. Lo fisso in silenzio per un po’, poi lo saluto e lui ricambia formale. Non mi piace questa distanza, voglio mi desideri; decido allora di poggiare lo zaino su un banco in prima fila, lo apro e faccio cadere dei quaderni. Così, dandogli le spalle, mi metto a pecora e inizio a raccogliere. Fortunatamente stamattina ho messo anche una maglia scollata, perché il tanto gentile e timido professore di filosofia ha deciso di venire ad aiutarmi con i quaderni. Si inginocchia davanti a me senza guardarmi, allora mi avvicino a lui e mi piego ancora di più; lo vedo mentre alza lo sguardo e si accorge del mio seno in bella vista che fissa per qualche secondo stupito, come se fosse il primo che vede. Allora subito lo vedo agitarsi, si allontana e va a scrivere ...
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