1. Un sogno realizzato con l'amico di sempre


    Data: 11/10/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: Bluee, Fonte: EroticiRacconti

    Stefano è sempre stato uno dei miei più cari amici sin da quando eravamo bambini. Abbiamo frequentato le stesse scuole e le stesse compagnie, lui veniva abitualmente a casa mia per studiare o divertirci ed io altrettanto. Dopo la maturità trovammo lavoro in aziende differenti ma continuammo a vederci ed uscire insieme. È sempre stato un tipo spigliato e intelligente, sarcastico ma mai arrogante, un ragazzo dalla risata contagiosa e a tratti incredibilmente sensibile ed empatico. Credo sia per questo che mi è sempre piaciuto; a partire dall’adolescenza ho iniziato a sentirmi attratto da lui in un modo che andava oltre l’amicizia. Mi sorprendevo a guardarlo di nascosto negli spogliatoi di scuola o in camera quando andavamo in gita. Non era un tipo esibizionista pur essendo consapevole della sua bellezza e non si era mai spogliato del tutto davanti a noi compagni di classe, si era sempre fermato prima di sfilarsi le mutande. È un ragazzo alto e atletico, con braccia e gambe lunghe e robuste, mani grandi, capelli castani corti e portati spettinati, occhi brillanti di un colore azzurro intenso, labbra spesse ma maschili, una barba ancora non completa gli incornicia il viso e la mascella squadrata, un petto ampio con una spruzzata di peli fra i due capezzoli rossi e ampi che prosegue verso il basso circondando l’ombelico.
    
    La prima volta che riuscii a vederlo nudo fu a 19 anni. Avevamo deciso di trascorrere una giornata con molti nostri amici in un parco acquatico. Ci ...
    ... trattenemmo fin quasi alla chiusura quando tutte le famiglie erano già uscite. Quando sentimmo l’annuncio di lasciare le piscine e iniziare a sgombrare le aree ristoro uscimmo tutti dall’acqua, la maggior parte dei nostri amici si avviò verso lo spogliatoio più vicino. Alcune delle ragazze avvisarono che, visto che quasi tutti i bagnanti si stavano dirigendo proprio là, sarebbero andate agli spogliatoi più lontani e più piccoli dietro agli scivoli. Stefano disse che avrebbe seguito la loro idea ed io, ancor prima di averci pensato, feci altrettanto. Prendemmo gli zaini e ci avviammo. Durante il tragitto sperai con tutto me stesso che lo spogliatoio degli uomini fosse vuoto e che nessuno dei nostri amici ci seguisse. Guardai Stefano che camminava davanti a me. Indossava un costume boxer blu e rosso e delle infradito azzurre, osservai la sua schiena ampia e la vita stretta, la pelle si era scurita sotto il sole. Abbassai lo sguardo sui glutei pieni e tondi che si alzavano e abbassava o ad ogni passo mentre lo zaino quasi sfregava sull’erba tagliata del prato. Arrivati a destinazione le ragazze entrarono nell’ingresso di sinistra mentre due signori di mezz’età uscivano chiacchierando da quello degli uomini a destra. Trattenni il fiato sperando che fossimo soli e che avessi l’occasione di vederlo nudo. Mi trattenni dall’esultare quando vidi che il locale era vuoto. A destra c’erano alcune panchine e l’ingresso del bagno mentre a sinistra i sifoni delle docce. Stefano appoggiò lo zaino su ...
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