1. | Phantasix, racconti di sesso e magia | Episodio 6: le principesse gemelle e lo scettro del Re


    Data: 10/10/2021, Categorie: Incesti Autore: Sarus, Fonte: EroticiRacconti

    ... poi si mise a cavalcioni su di me e si apprestò a infilarsi nella sua stretta fighetta il mio cazzo dal diametro importante.
    
    - mmmh, è così grosso papà! - aveva appena infilato la cappella con difficoltà.
    
    Quella espressione di piacere, così simile a quella della loro madre, nelle nostre notti di passione, mi fece impazzire; in preda all'eccitazione la afferrai per i fianchi e la tirai verso di me, il mio cazzo la penetrò in profondità e Lisa reagì con un urlo improvviso di dolore e piacere.
    
    Con gli occhi chiusi e un sorriso stampato in faccia mi cavalcava dolcemente.
    
    - Mmh... mi piace il cazzo così grosso...-
    
    Lucrezia si mise anche lei a cavalcioni su di me, mentre continuavo a scopare sua sorella. Mi dava la spalle, poi si girò un poco e con una mano mi fece distendere. In quel modo poteva indietreggiare quel tanto da poggiarmi letteralmente la sua figa bagnata in faccia, desiderosa di essere leccata. Non la feci aspettare.
    
    - Aaah! Sto godendo un sacco! Aaah... Ora basta Lisa, lo voglio io il cazzo di papà! -
    
    Lucrezia spinse via Lisa che si sfilò e cadde per terra. Mi dava ancora le spalle e in quella posizione, piegata in avanti, l'epilogo era scontato: la ...
    ... afferrai da dietro e spinsi il mio cazzo dentro di lei.
    
    - Ah ah ah, sì, più in fondo papà! -
    
    Le sue tette ondeggiavano invitandomi ad afferrarle e così feci. Mi aggrappai a quelle morbide mammelle saggiandone la morbidezza e stimolando i suoi capezzoli turgidi.
    
    Sentivo che stavo per venire: - Ragazze... Ragazze... -
    
    Intuirono immediatamente, così si inginocchiarono davanti a me segandomi a quattro mani con la lingua pronta ad accogliere il mio seme in bocca.
    
    Venni copiosamente su di loro; inghiottirono quello che poterono e si scambiarono lo sperma di bocca in bocca, che ogni tanto rimaneva attaccato ad entrambe, formando sottili fili appiccicosi che legavano le due sorelle in quell'atto saffico.
    
    Si ripulirono leccandosi vicendevolmente come due gattine, per poi sdraiarsi su di me e riposarsi sul loro stanco padre, come facevano da piccole sul lettone. Si dimenticarono anche della loro sfida personale su chi fosse più brava a letto.
    
    Un pensiero mi riportò alla mia defunta moglie e fui preso dal rimorso: chissà se disapproverebbe questo nostro rapporto incestuoso. Eppure, vedendole lì, così belle e abbracciate al loro padre, proprio non riuscivo a pentirmene. 
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