1. Badante per caso - reloaded - capitolo 5


    Data: 02/10/2021, Categorie: Prime Esperienze Autore: asdomar, Fonte: Annunci69

    ... corpo per te, è a tua disposizione, fanne quel che vuoi”
    
    “Il tuo sperma è buono solo per dissetare quella vacca là dietro. Faglielo colare sulla faccia e spargiglielo addosso, ovunque”
    
    Mi giro verso di lei e continuo a segarmi tenendo il cazzo sopra il suo viso, per un attimo ci sorridiamo, prima che io venga copiosamente, schizzando sulla sua bocca, sugli occhi, sui capelli.
    
    Poi, mentre lei con la lingua raccoglie lo sperma sulle labbra, le metto le mani in faccia e spando il seme ovunque, su tutto il viso, sulle tette, sulla pancia, per un attimo la penetro tra le gambe con due dita appiccicose.
    
    Il trattamento che ho subito oggi ha avuto effetto, il corpo di Jolanda non mi trasmette più alcuna sensazione, penso solo al seno piccolo e sodo, al culetto magro, al volto austero della Padrona.
    
    Probabilmente se ne sono accorte entrambe, Jolanda con profonda delusione, la Padrona con piena soddisfazione.
    
    Rassicurata sulla mia completa devozione, mi ordina di sdraiarmi su Jolanda e abbracciarla, restando appiccicati l’uno all’altra con lo sperma nel mezzo.
    
    “Siete veramente due sudici e inutili cani. Andate a lavarvi, che fate schifo”.
    
    Entriamo nella vasca e ci accovacciamo alle due estremità, mentre la Padrona dirige il getto d’acqua prima sull’uno e poi sull’altra, per far colar via tutto il frutto del mio orgasmo.
    
    Una volta asciugati torniamo in camera e ci rimettiamo a letto sotto le coperte, la Padrona stavolta al centro.
    
    La ...
    ... luce è spenta.
    
    Sento il suo respiro leggero e tranquillo e, più in là, un rantolo regolare, che segnala che Jolanda si è addormentata.
    
    Poco dopo la Padrona, o Maria Cristina?, si volta verso di me e mi sussurra all’orecchio: “toccami, toccami piano piano, dimostrami che è vero quello che mi hai detto prima”
    
    La delicatezza con cui mi ha parlato mi fa trasalire, mi sento come un adolescente che ha appena ricevuto il suo primo bacio.
    
    Adesso siamo entrambi distesi sul fianco, faccia a faccia, lei tiene una gamba piegata per consentirmi l’accesso alla sua intimità, allungo la mano, sfioro la pelle tenera del pube, Maria Cristina non riesce a trattenere un accenno di mugolio, il mio dito medio scorre lievemente lungo la fessura, una volta, un’altra volta, finchè non sente un filo di umidità.
    
    Guardo verso di lei, la immagino con gli occhi chiusi, il mio dito inizia ad affondare nella sua vagina bagnata, con movimenti lenti, ripetuti, vorrei carezzarle il viso e baciarla, mi trattengo e le sussurro che la adoro, lei mi si avvicina ancor di più, tanto che sento il calore del suo fiato quando mi dice: “adesso sono Maria Cristina”.
    
    Ci capiamo al volo, sto per baciarla, mi trattengo ancora, prima glielo devo dire, e mentre il mio dito continua a inzupparsi dolcemente nella sua inarrivabile fessura, “mi sto innamorando di te”.
    
    La fessura si stringe sul mio dito, “ricordati che ami me o ami lei”
    
    “Ho già scelto”,
    
    e le mie labbra sfiorano le sue. 
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